Versarsi un bicchiere di vino prima di andare a letto può aiutare a dormire meglio, ma solo se durante il giorno si beve una tazza di caffè. Lo afferma uno studio statunitense che ha monitorato per sei settimane gli effetti di alcol e caffeina combinati insieme in un gruppo di 17 persone.
Lo studio
I ricercatori dell’Università di Washington hanno chiesto ai volontari che si erano sottoposti allo studio di valutare da zero a 100 la qualità del loro sonno, notando così che, ogni giorno in cui bevevano un bicchiere di vino o una pinta di birra in più, la notte avevano un sonno più agitato e meno rigenerante. Ma se nella stessa giornata aggiungevano una tazza di caffè in più, il riposo notturno era meno disturbato. Il professor Frank Song dell’Università del Washington, che ha condotto lo studio, ha spiegato i risultati della ricerca al Daily Mail: «Abbiamo prove che suggeriscono che le persone bevono caffè e alcol nel tentativo di "bilanciare" il loro sonno. In effetti, assumere alcolici dopo il caffè può facilitare l’addormentamento, mentre la caffeina può far sentire meno sonnolente le persone che bevono alcolici nel corso della giornata».
L’opzione migliore? Evitarli entrambi
Nonostante i potenziali effetti benefici sul sonno del mix di alcol e caffeina, Song ci tiene a sottolineare che il modo migliore per avere un buon riposo sarebbe evitarli entrambi. Lo studio, pubblicato sul periodico Plos One, infatti, ha i comportamenti di 17 trader finanziari, considerati un esempio di persone molto impegnate e stressate, che spesso si affidano a caffeina e alcol per sostenere i ritmi della loro frenetica giornata. I volontari hanno riferito di aver perso meno sonno nei giorni in cui, dopo aver assunto caffeina, bevevano un bicchiere di vino.
C’è però anche un effetto negativo: l’alcol infatti sopprime l’importante fase di sonno REM, in cui le pupille si muovono e l’attività cerebrale è presente come quando si è svegli. Rendendo così il riposo di minore qualità. C’è da sottolineare però che lo studio non ha monitorato il sonno, ma si è basato sulla durata del riposo e sulle valutazioni dei volontari. Non è chiaro, inoltre, in quale momento della giornata siano stati assunti alcol e caffè. Per arrivare a dati certi, dunque, bisogna proseguire gli studi, ma secondo i ricercatori dell’Università di Washington i risultati delle loro indagini possono aiutare a comprendere perché spesso le persone, per sentirsi meno stanche, si “automedicano” con alcol e caffè.