Se il cliente non può andare al ristorante, è il ristorante che va da cliente. Non parliamo né di Maometto né di montagna, ma di Andrea Berton che ha deciso, come nei manuali di auto-aiuto, di trasformare un problema in un'opportunità. Dal 15 di gennaio chiuderà il suo ristorante milanese per almeno un mese a causa di lavori di ristrutturazione e invece di pensare a una vacanza ha deciso di continuare a lavorare a domicilio. “Abbiamo deciso - spiega lo chef friulano - di trasformare questa pausa in un’occasione per condividere la nostra filosofia culinaria fuori dalle mura del ristorante. Desideriamo offrire un’esperienza unica e personalizzata, che permetta di vivere la nostra cucina in un contesto diverso, mantenendo invariati l’attenzione ai dettagli e l’eccellenza che ci caratterizzano”.
Tre menu differenti
“Berton a Casa” è una formula articolare in tre distinti menu che, pur con una lieve semplificazione della proposta resa necessaria dalle indubbie difficoltà logistiche, esprime compiutamente la visione creativa dello chef, che si fa forza di una cucina rigorosa, stagionale, fatta di ingredienti di qualità e di una tecnica impeccabile. I piatti che i clienti si vedranno servire nella propria sala da pranzo sono tra gli altri la Capasanta al vapore con cavolo nero e topinambur, il Risotto alle erbe fini con olive taggiasche e polvere di capperi, i Gamberi rossi con spuma all’olio extra vergine d’oliva, amaranto e sorbetto al prezzemolo e i Tortelli d’anatra con salsa allo zafferano e sugo di spinaci. Per concludere, il Cioccolato soffiato con lampone e liquirizia e la Piccola pasticceria.
Servizio come al ristorante
Apparentemente potrebbe sembrare un caso di delivery di alto bordo, di quelli che spopolavano durante il Covid-19, quando gli chef tentavano di reinventarsi pur di continuare a lavorare. Ma la vera nota distintiva di questa iniziativa è che lo staff di Berton Ristorante non si limiterà a consegnare a domicilio i piatti ma trasformerà ogni casa in una dependance del locale ai piedi dei grattacieli di Porta Nuova. Nelle intenzioni di Berton, il servizio a tavola dovrebbe essere gestito con la stessa professionalità e precisione che caratterizzano il ristorante Berton e dal momento dell’accoglienza fino alla conclusione della serata ogni dettaglio dovrà essere seguito con discrezione e attenzione, trasformando l’occasione in un’esperienza memorabile. Il costo del servizio base è di 200 euro a persona, soft drink inclusi (e vini esclusi). Ma a parte si possono contrattare gli allestimenti, il servizio di sala e quello di cucina, con la garanzia che a occuparsene sarebbe la brigata e il personale con cui Berton collabora ogni giorno. Su richiesta sarà anche disponibile una mise en place dedicata, con tovagliati, stoviglie e decorazioni selezionate per valorizzare al massimo l’atmosfera dell’evento.
Allievo di Marchesi
Andrea Berton, friulano, classe 1970, è stato allievo di Gualtiero Marchesi e si è formato con esperienze da Mossiman’s a Londra, all’Enoteca Pinchiorri di Firenze e al Louis XV di Monte-Carlo con Alain Ducasse. Ha guidato la Taverna di Colloredo di Monte Albano (dove ha conquistato la sua prima stella Michelin) prima di sbarcare a Milano dove ha ottenuto due stelle da Trussardi alla Scala prima di aprire, nel 2014, il suo Ristorante Berton, nel quale vanta da anni una stella.