Per imparare a mangiare sano si deve cominciare da piccoli, anche se è proprio ai bambini, diffidenti rispetto a tutto ciò che è nuovo e che ancora non conoscono, che è difficile far piacere alcuni alimenti. Quante chat di mamme preoccupate perché i loro bambini scovano i broccoli anche se ben mischiati con altri cibi più gustosi lasciandoli accuratamente nel piatto, o lanciano i piselli direttamente al cane.
La verdura non è il piatto forte dei bambini
Ma la poca simpatia dei più piccoli nei confronti delle verdure non è solo una percezione: sono meno della metà gli alunni che gradiscono i contorni proposti in mensa, il 48 per cento per l’esattezza, secondo l’indagine realizzata da Bva Doxa durante lo scorso anno scolastico, e inoltre, solitamente, sono le patate a far alzare il voto medio.
L'originale menu estivo delle mense scolastiche milanesi
Si può dunque immaginare che cosa possano aver pensato quando, arrivati affamati in mensa, gli è stato presentato loro un bel piatto di Barbarisotto, il risotto alla barbabietola proposto nei nuovi menu estivi di Milano Ristorazione nelle scuole del capoluogo lombardo, dove insieme a questo primo piatto compaiono ricette e alimenti piuttosto insoliti.
Tra le novità, oltre all’inserimento del risotto con la barbabietola, che era già stato anticipato durante la Green Food Week a febbraio, ci sono per quanto riguarda i primi, il farro al pesto con verdure e la pasta integrale biologica al pesto con crema di zucchine. Per quanto riguarda i contorni, grande attenzione è riservata alla verdura compresa quella cruda, con l’introduzione appunto della crudité di carote e zucchine. Per uscire, poi del tutto dai menu classici, vengono proposte anche delle polpette di soia.
Ma quanto è buono il Barbarisotto?
Tornando al nostro Barbarisotto, diciamo che, se i primi test fatti tra novembre e febbraio sembravano incoraggianti, con una promettente percentuale di bambini che aveva mostrato di gradirlo grazie anche al suo colore rosa, soprattutto nell’anno della Barbie-mania, alla prova sul campo, però, la ricetta, quantomeno in alcune scuole milanesi, non sembra aver convinto del tutto. Il dato è assolutamente provvisorio e non rappresenta chiaramente la totalità degli alunni delle scuole milanesi, che potranno fornire numeri più precisi a inizio settimana prossima.
Le prime impressioni dei diretti interessati, però, sembrano freddine. Addirittura in una scuola di Lorenteggio dal report del gradimento, è risultato che solo il 5% ha apprezzato e che, su circa 35 chili di risotto il 95% è stato buttato. Va detto, per la precisione, che ieri si trattava di un menu speciale dedicato a chi soffre di celiachia e quindi al Barbarisotto, seguivano crudité di carote e zucchini e frittata. Diciamo non proprio quello che si aspettano i bambini. Ciò che in assoluto è piaciuto di più è stato il dolce finale, ovvero il gelato, il quale ha riscontrato, nemmeno a dirlo il 100% del gradimento, con alcuni bimbi che addirittura hanno mangiato solo quello.
Insegniamo a mangiare sano fin da piccoli
Il menu di Milano Ristorazione non nasce, però, a caso: è, al contrario, il frutto di una ricerca per proporre ai bambini piatti sani e a basso impatto, quindi realizzati con ingredienti locali e di stagione e per dimostrare ai più piccoli quanto possa essere gustoso e divertente mangiare cibi che fanno bene a noi all'ambiente, e anche quanto sia importante conoscere ciò che si mangia.
Un tema su cui il Comune di Milano lavora da tempo, aderendo anche all’iniziativa Cool Food Pledge, che coinvolge il settore pubblico e privato nel monitoraggio dell’impatto ambientale dei menu della ristorazione collettiva. Milano Ristorazione, negli anni, ha sviluppato un costante cambiamento negli acquisiti delle materie prime che ha portato, nel periodo 2015 - 2022, a una diminuzione del 34% delle emissioni di CO2 equivalente.
Come ultimo progetto ha introdotto, inoltre, non ancora in tutte le scuole, ma dovrebbe farlo a breve, un sistema di pesaggio di tutto il cibo che resta nei piatti dei bambini. Questo viene suddiviso in sacchetti differenziati a seconda che si tratti del primo, del secondo, ecc., e a seconda delle quantità buttata si potrà capire il livello di gradimento con maggiore precisione. Un sistema che porterà l’azienda a poter offrire ai suoi piccoli clienti qualcosa di salutare, qualcosa che non faccia male all’ambiente, ma qualcosa che possano apprezzare senza dover aspettare soltanto il dolce.
C'è da chiedersi, in quest’ottica, che fine farà il Barbarisotto. Al momento, però, il risotto rosa resta nel menu. Con buona pace dei bambini.