La pausa caffè al bar è uno dei grandi piaceri della vita, specialmente per noi italiani. Ma questo momento di spensieratezza può trasformarsi in un vero incubo, e non solo per la qualità del caffè in tazza: in tanti bar «di una volta» l’igiene spesso scarseggia, e alcune buone norme da seguire per preparare un espresso a regola d’arte vengono meno. Ecco dei dettagli fondamentali a cui fare attenzione mentre il barista prepara il nostro adorato espresso.
Cinque regoli di igiene da osservare al bar
Il purge
Report nel 2015 dedicò quasi un intero servizio all’argomento. Il purge è un’operazione fondamentale, che il barista deve effettuare prima di ogni espresso per garantire massima pulizia della bevanda. Si sgancia il portafiltro e si eroga acqua per eliminare i residui del caffè precedente e pulire le doccette della macchina. Solo dopo si può procedere a una nuova estrazione.
La pulizia del portafiltro
Una volta sganciato il portafiltro, questo va pulito con appositi pennelli o panni per eliminare i residui di caffè e tutta la polvere rimasta. A chi non è mai capitato di vedere il barista intento a sbattere violentemente il portafiltro sul piano di lavoro? Ecco, questo sistema casalingo non basta, perché lo strumento va ripulito a mano ogni volta da capo.
Le campane dei macinacaffè
Le cosiddette «campane», ovvero i contenitori in cui sono posizionati i chicchi di caffè, devono essere sempre ben pulite e dalle pareti trasparenti. Quante volte accade di trovarsi di fronte a campane ricoperte da un alone giallo? Quella patina è dovuta all’olio contenuto all’interno dei chicchi che, col passare del tempo, ossida a contatto con l’aria e irrancidisce. Meglio stare alla larga da bar che non pongono attenzione a questo dettaglio, perché il risultato in tazza sarà tutt’altro che gradevole.
La lancia vapore
Se amate il caffè macchiato, osservate bene la lancia vapore: capita, purtroppo, di trovarla ricoperta da uno spesso strato bianco, dato dal latte precedentemente montato e rimasto attaccato all’acciaio. Diffidate da bar che non puliscono questo strumento, che va invece igienizzato dopo ogni utilizzo.
Macchie di rossetto
Anche una lavastoviglie professionale spesso non riesce a togliere le macchie di rossetto. Questo, però, non significa che si possa servire l’espresso o il cappuccino in una tazza rovinata. Un consiglio, in questo caso, va anche ai consumatori: in una caffetteria, come in un qualsiasi spazio comune, è bene tenere a mente le buone maniere (ecco qui il galateo del bar). Chi indossa il rossetto può cercare di rimediare pulendo prima la tazzina con un fazzoletto, optando per una tinta labbra no transfer oppure tamponando le labbra con una salvietta prima di sorseggiare la bevanda.