La zona di Franschhoek in Sudafrica deve la sua attitudine vinicola all’antico insediamento di ugonotti che portarono in loco le viti direttamente dalla Francia. Questa valle è conosciuta oggi come una delle più rinomate mete gastronomiche mondiali grazie alle numerose realtà che sono sorte a coronamento delle attività vinicole locali. Fra di esse una spicca per la sua attitudine all’autosufficienza che parte dal vino e tocca ogni tassello della catena gastronomica. Babylonstoren è l’evoluzione di una fattoria olandese che oggi è diventata una farm all’insegna della qualità e del lusso.

Ciò che rimane della comunità olandese in Sudafrica
Sono molti i lasciti della cultura olandese in questa nazione, dagli idiomi che hanno dato vita alla lingua afrikaans fino alle splendide architetture coloniali concentrate nella provincia del Capo Occidentale. Esterni imbiancati, tetti coperti di paglia e frasche e mura spesse per mantenere al meglio le temperature in tutte le stagioni. Babylonstoren è una delle più antiche fattorie in stile olandese di questa regione e ancora oggi, con la sua caratteristica architettura, riesce a dare uno spaccato della vita ai tempi del colonialismo.

Duecento ettari di vigneti, superfici coltivate, alloggi, ristoranti, laboratori e giardini da scoprire per vivere l’arte dell’agricoltura a tutto tondo. La bellezza del luogo è un invito alla continua scoperta che parte dalla casa colonica che ospita suites per vivere appieno l’esperienza. Il giardino è uno dei punti di forza della realtà grazie ai suoi cinque ettari di frutta e verdura coltivati e destinati alla vendita e ai ristoranti interni alla fattoria. È da qui che parte la storia del nome Babylonstoren con il riferimento ai giardini pensili di Babilonia.
Gastronomia al centro
Tre sono le realtà gastronomiche che Babylonstoren propone ai propri ospiti. Si parte dal ristorante principale, Babel. Situato nell’antica stalla è il risultato dell’unione dell’architettura coloniale agli elementi contemporanei che ingentiliscono gli ambienti. La cucina è rigorosamente stagionale e alla sua base vi sono i vegetali e frutti coltivati nel giardino interno. Si inizia con la colazione a base del raccolto del mattino, prodotti provenienti dalla pasticceria annessa, formaggi e salumi dei contadini della valle e bevande autoprodotte.

Il pranzo e la cena proseguono con menu degustazione incentrati su carne, formaggio, pesce e verdure. La particolarità sta nell’utilizzo di carne chianina, riso carnaroli e aceto balsamico, un piccolo scorcio di Italia nella vallata franco-olandese del Sudafrica. Un’altra postazione gastronomica è la Greenhouse, pensata per ristorare i visitatori dei giardini con piatti leggeri e bevande fresche. Si termina la visita culinaria nella Old Bakery dove ritorna il tema Italia con serate a tema a base di pasta fresca, pizza cotta nel forno a legna e antipasti tradizionali.

Un’economia di sussistenza
Babylonstoren non è solo un luogo dove andare a scoprire la cultura locale e dove degustare prodotti eccellenti in contesti di charme. Qui si vive la quotidianità in ogni suo aspetto. La casara della fattoria, con la sua esperienza in Italia ha sviluppato una gamma di prodotti che vengono impiegati nei ristoranti e venduti al pubblico. Yogurt e gelati al latte di bufala, formaggi freschi e stagionati sono fra i punti di forza di questa che realtà. Un modo per far intendere al mondo che non tutto girasse attorno al vino, di cui è una delle migliori produttrici della nazione. Per questo Babylonstoren ha puntato sullo sviluppare attività parallele come la lavorazione delle olive per la produzione di olio extravergine e la miscelazione del tè. Una tradizione sudafricana che vede Rooibos e Honeybush protagonisti delle carte nazionali e che qui ritrova la sua essenza più indigena. Articoli per la casa e prodotti per la cura del corpo sono la ciliegina sulla torta di quella che è una realtà multitasking come poche altre al mondo sanno essere. Babylonstoren vale un viaggio in Sudafrica.
Babylonstoren, 5WFF+GP, Klapmuts - Simondium Rd, Simondium, 7670, Sudafrica Instagram