Alla storica azienda dolciaria Lavoratti di Varazze, acquisita circa cinque anni fa da Fabio Fazio, lo scorso anno sarebbero state contestate sanzioni amministrative per un totale di quasi centomila euro. L’importo è stato immediatamente saldato ed è stato quindi possibile applicare lo sconto del 30% come prevede la legge. A riportarlo è il quotidiano La Verità che specifica come le sanzioni, 13 in totale, siano state inflitte a seguito di un controllo effettuato nel febbraio dello scorso anno. Nel corso dell’ispezione, infatti, sarebbero stati rilevate non conformità tra gli ingredienti utilizzati in alcuni prodotti e quanto dichiarato in etichetta. Nello specifico alcune incongruenze avrebbero riguardato la dichiarazione di utilizzo, in etichetta, di materie prime come il pistacchio di Bronte, il sale marino di Trapani e la nocciola di Giffoni, ovvero tutti protetti da certificazioni Dop e Igp. I carabinieri del Comando tutela agroalimentare avrebbero constatato l’utilizzo di prodotti generici come pistacchi siciliani e nocciole piemontesi.
Secondo il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, i Carabinieri avrebbero controllato le etichette dei prodotti lavorati e la tracciabilità degli ingredienti utilizzati constatando la non conformità di questi ultimi rispetto a quanto dichiarato. Le sanzioni amministrative hanno quindi riguardato circa 1.200 confezioni di cioccolata e praline per un totale di circa un quintale e mezzo di prodotti del valore di oltre 18mila euro. Il sequestro ha riguardato anche 5.400 etichette in attesa di essere apposte sui relativi prodotti. L’importo totale delle sanzioni è stato di circa 100mila euro che, con lo sconto del 30% applicato per chi salda immediatamente l’importo, è diventato di 62.400 euro. Successivamente al sequestro e alla relativa distruzione della merce sanzionata, le diciture sono state applicate correttamente sia sui prodotti che sul sito web dell’azienda.
Il famoso conduttore televisivo e il suo amico di lunga data Davide Petrini hanno rilevato qualche anno fa Lavoratti, storica realtà dolciaria ligure che rischiava il fallimento dopo quasi 100 anni di attività a causa della lunga stagione segnata dal Covid. Il rinnovo dell’azienda passa per tutti gli ambiti: strutture, macchinari, materie prime, ricette. Da subito la coppia ha deciso di avvalersi dei consigli di alcuni dei migliori professionisti del settore, in primis Corrado Assenza, ma le collaborazioni sono continuate anche con Massimo Bottura, Niko Romito e Carlo Cracco ai quali hanno deciso di far firmare le uova di Pasqua Gucci rispettivamente nel 2024 e nel 2023.
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