Nella nuova guida Italia all’Aria Aperta, realizzata con Enel Green Power, abbiamo voluto raccontare lo straordinario patrimonio ambientale del Paese, valorizzandone le produzioni agroalimentari. Qui vi sveliamo i vini e i prodotti tipici del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Un parco nazionale – unica area protetta istituita entro i confini della Regione Veneto – ma anche un grande sito Unesco, patrimonio dell’Umanità. E un territorio di cui i suoi abitanti si fanno tutori, distribuiti fra 15 comuni e 5 piccole unioni montane in cui l’offerta turistica è perfettamente integrata con il paesaggio circostante, dalla ristorazione all’ospitalità alberghiera. Tanto che aziende artigiani virtuosi vengono certificati (e segnalati al pubblico) con le Carte Qualità.
La zona del parco conserva una straordinaria ricchezza floristica, dovuta anche al forte dislivello, che va dai 400 metri ai 2565 della cima della Schiara, con una varierà di fondo valle, pareti rocciose di alta quota, boschi di latifoglie, foreste di conifere, arbusteti d’alta quota, praterie e macereti, tanti percorsi escursionistici, naturalistici, tematici e CAI di diversa difficoltà, con 6 rifugi. Ugalmente ricca anche la presenza di animali: tra gli altri, ad esclusione dello stambecco, tutti gli esemplari tipici dell’arco alpino, oltre 116 specie di uccelli nidificanti (aquila reale, fagiano di monte, pernice bianca, gallo cedrone), e diversi ungulati (cervo, camoscio e capriolo, solo per citare i più diffusi). Testimonianza della varietà di ambienti naturalistici. A questi si collega anche l’offerta agroalimentare, tra le eccellenze del parco ci sono il Formaggio di Malga o il Fagiolo di Lamon, quello Bala Rossa, e il Gialét, il Figadet, la luganiga e il lardo in salamoia.
Ma in questa zona, seppur fuori dal Parco, ci sono due prodotti portabandiera: l’Asiago e il Prosecco.
L’estate è il momento ideale per scoprire luoghi di grande storia e bellezza come le zone montane della provincia di Trento e dell’Altopiano di Asiago, il più grande comprensorio di monticazione d’Europa. Proprio qui, le giornate all’aperto permettono di scoprire i segreti della caseificazione e della gastronomia locale incontrando casari e malghesi che producono l’Asiago Dop Prodotto della Montagna, la specialità casearia fatta al di sopra dei 600 metri riconosciuta dall’Unione Europea fin dal 2006. È la magia dell’alpeggio che da giugno a settembre anima i monti vicentini e trentini. Produrre l’Asiago qui è una vera missione.
Le 15 aziende del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, col loro lavoro tramandato di padre in figlio, proteggono un saper fare antico, nato in queste terre molti secoli fa. Nel lavoro in montagna si ritrova la voglia di non mollare mai, si scopre il valore di una parola ormai molto usata: resilienza. Sarà per questo che, negli anni, sempre più persone si avvicinano alla scoperta della vita nelle malghe: ne sono state censite 76 in Altopiano (escluse quelle private); in 7 di queste si allevano pecore, in 53 vacche. In totale, in Altopiano sono presenti 6.000 pecore e 7.000 vacche, da qui nasce l’Asiago Dop Prodotto della Montagna che si riconosce dalla marchiatura della forma impressa a fuoco. Anche se la sia identità esce al meglio quando lo si annusa e si gusta. Per apprezzare la filiera cortissima che unisce le malghe dell’Altopiano di Asiago produttrici di Asiago Dop Prodotto della Montagna e gli chef della rete Ristoratori 7 Comuni, nei locali del territorio si può richiedere in loco il Ricettario Della Malga, una raccolta di ricette e di storie di amicizia e collaborazione tra produttori e ristoratori
Malghe e caseifici di montagna soci del consorzio
Luisiana Conco (VI)
Asiago (VI)
Bressanvido (VI)
Caltrano (VI)
Enego (VI)
Roana (VI)
San Pietro in Gu’ (PD)
Conegliano e Valdobbiadene sono a una trentina di chilometri tra loro: a legarle paesaggi unici, colline vitate che l’Unesco a eletto s Patrimonio dell’Umanità. Qui, in questo speciale angolo di Veneto, “l’interazione positiva tra uomo e ambiente ha creato un paesaggio culturale unico” spiega l’Unesco accogliendo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nella World Heritage List, nel 2019. Vi presentiamo, così, le migliori cantine protagoniste della tutela, della salvaguardia e della valorizzazione di questo pezzo d’Italia unico al mondo
Alla guida Italia all’Aria Aperta abbiamo dedicato anche un’intera sezione sul nostro sito,
www.gamberorosso.it/italia-all-aria-aperta/, dove potete navigare tra i Parchi Nazionali con le mappe interattive e scoprire tutti gli indirizzi consigliati da Gambero Rosso per mangiare e dormire, oltre a una serie di approfondimenti per visitare le principali centrali idroelettriche.
Italia all’Aria Aperta – 352 pp. – 14.90 € – Acquistabile in edicola, libreria e on line
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