Nella nuova guida Italia all’Aria Aperta, realizzata con Enel Green Power, abbiamo voluto raccontare lo straordinario patrimonio ambientale del Paese, valorizzandone le produzioni agroalimentari. Qui vi sveliamo i vini e i prodotti tipici del Parco Nazionale del Circeo
Un tempo era un angolo selvaggio inaccessibile all’uomo, finché lo Stato ha deciso di investire tempo e risorse in un progetto di bonifica di queste zone, che accoglievano il residuo di una grande palude tra Roma e Napoli, per rendere fruibili ai visitatori quelle che oggi sono le 5 perle del Circeo: il promontorio -che secondo la letteratura epica è stato palcoscenico dell’incontro fra Ulisse e la Maga Circe, le dune, l’Isola di Zannone, le zone umide e la foresta. Non solo: l’area è uno scrigno di prodotti tipici, latticini, salumi, ma anche olio e vini.
Salsiccia di Monte San Biagio. Foto: Dol
Salume a base di carne e grasso suino, tagliata a cubetti. Il colore è rosso vivo screziato bianco, il sapore è sapido e piccante, con uno spiccato aroma di coriandolo e lieve retrogusto affumicato. Il condimento della salsiccia, prevede infatti il coriandolo, ingrediente detto localmente “petarda”, tostato e macinato, peperoncino piccante, peperone rosso dolce e vino (Moscato di Terracina).
Maiali pesanti italiani, concia di sale e pepe, vino e aglio. Salatura leggera e stagionatura lenta.
Da oltre 50 anni la famiglia Scherzerino lavora maiali pesanti attentamente selezionati e allevati. I salumi da maiale nero sono una produzione di assoluta qualità.
Tradizionale dolcetto della domenica di forma allungata a base di farina, uova, zucchero, latte, strutto, scorza di limone grattugiata e lievito.
Viene dalla lavorazione di tagli pregiati (come girello e lombata) rifilati e messi a macerare sottovuoto con sale, peperoncino, aglio, ginepro, rosmarino e alloro.
Sono le classiche ciambelline al vino laziali, realizzate però con il Moscato di Terracina (Doc e uva locali) nelle tipologie secco o dolce.
La Mozzarella di bufala campana e la ricotta di bufala campana sono due Dop (e seguono il disciplinare della Denominazione), la Caciotta di bufala Pontina è un prodotto tradizionale.
Alias limone caviale, è originario della zona subtropicale australiana ed è uno dei frutti da qualche anno approdato nel parco.
Dolce e saporita, è esclusivamente della varietà di origine francese, “Favette”, introdotta qui circa 50 anni fa.
Tutelato da Igp, è di cultivar Castellammare e relativi cloni. Tra le zone di produzione: Pontinia e Priverno.
Anche questi Igp, sono originari sempre dell’altro emisfero e sono approdati qui dagli anni ‘70 del ‘900: si sono acclimatati perfettamente diventando una qualità pregiata di actinidia deliciosa.
Nella pianura pontina, sono molto diffusi gli eucalipti, i cui fiori vengono bottinati dalle api per il nettare, particolarmente ricco in fruttosio. La coltivazione dell’Eucalyptus ebbe inizio con la bonifica realizzata dall’Opera Nazionale Combattenti nel periodo da 1928 al 1939 e completata dopo l’ultima guerra mondiale.
Dolcetti (simili a mostaccioli) preparati con vino cotto, semola di grano duro, fichi d’india e semi di finocchietto.
La sua produzione è presente nel comune di Sabaudia fin dagli anni ‘70.
A sud della Capitale, in provincia di Latina, l’olio extravergine di oliva è un prodotto dalla forte carica identitaria. La varietà Itrana è la regina del territorio: una cultivar a doppia attitudine da cui si produce ottimo extravergine, ma anche gustose e pregiate olive da tavola nelle tipologie nera (oliva di Gaeta) e verde (Itrana).
La vigna a Poggio le Volpi
La Capitale dista un centinaio di chilometri da San Felice Circeo, tanto che il parco e il suo mare, appena fuori dal litorale romano, è un po’ il mare chic dei romani. Lungo questo percorso, che si scenda lungo la via Pontina e poi Aurelia o che si segua fino a Latina l’Autstrada del Sole, ci sono una serie di vini e di cantine che da qualche anno a questa parte riservano non poche sorprese sul fronte della qualità e dell’identità.
Alla guida Italia all’Aria Aperta abbiamo dedicato anche un’intera sezione sul nostro sito,
www.gamberorosso.it/italia-all-aria-aperta/, dove potete navigare tra i Parchi Nazionali con le mappe interattive e scoprire tutti gli indirizzi consigliati da Gambero Rosso per mangiare e dormire, oltre a una serie di approfondimenti per visitare le principali centrali idroelettriche.
Italia all’Aria Aperta – 352 pp. – 14.90 € – Acquistabile in edicola, libreria e on line
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