Stessa zuppa, stesso stile, nuova etichetta. La celebre lattina della Campbell’s Soup, divenuta un’icona pop grazie all’artista Andy Warhol, si è rifatta il look per la prima volta. Restano i colori rosso e bianco, ma è stata eliminata l’ombreggiatura; cambia anche il carattere, ora più minimal ed elegante, ispirato alla firma originale del fondatore Joseph A. Campbell’s. Intatta è invece quell’idea di “comfort e bontà tutta americana”, come ha spiegato l’azienda in una nota.
La parola soup è stampata con un nuovo carattere, tutto dorato, la C è più pronunciata e la medaglietta d’oro al centro più luminosa. Attualmente è stata presentata la classica zuppa di pomodoro, ma l’azienda sta lavorando anche sulle altre confezioni: crema di pollo, crema di funghi e noodles con il pollo. Per celebrare il lancio (martedì 3 agosto), Campbell’s ha chiesto all’artista e illustratrice Sophia Chang di creare una serie di 100 pezzi di token non fungibili (degli speciali token crittografici): il ricavato dell’evento sarà poi devoluto a Feeding America, associazione a favore della redistribuzione delle eccedenze alimentari, con cui Campbell’s lavora da diversi anni.
“Abbiamo intrapreso un viaggio per ripensare questo marchio iconico e renderlo accattivante per le nuove generazioni di consumatori”, ha dichiarato Linda Lee, capo marketing dell’azienda. E aggiunge: “Il nostro target sono i giovani, che cucinano più che mai, continuando a onorare la nostra storia”. Una lattina nuova che rende omaggio “al nostro posto nell’arte e nella cultura pop”. Un percorso che ha inizio nel 1869, con il commerciante di frutta Joseph Campbell fonda, insieme al produttore di ghiaccio Abraham Anderson, la Anderson&Campbell Preserve Company nel New Jersey, un’azienda specializzata in conserve di pomodoro, gelatine, verdure, carni macinate, zuppe e condimenti.
Qualche anno dopo, i due si dividono e Campbell acquista la quota dell’azienda, ampliando la produzione e iniziando a diffondere la lattina di zuppa al pomodoro, resa famosa in seguito dal nipote di Arthur Dorrance, che nel 1894 subentrò come presidente dopo il ritiro di Campbell. Fu lui a migliorare le zuppe pronte, economiche da produrre ma costose da spedire: diminuì allora la quantità di acqua che le rendeva pesanti, riducendo il prezzo e creando le zuppe condensate divenute poi immancabili nelle dispense di tutti gli americani. Il resto – la serie di 32 serigrafie del ‘62 create da Andy Warhol – è storia nota. Ma prima ancora le confezioni rosse e bianche erano state apprezzate all’Esposizione Universale di Parigi del 1900, quando vinsero il primo premio, la medaglia d’oro ancora oggi rappresentata sulla latta.
a cura di Michela Becchi
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