Se fino a pochi anni fa il riso, anzi il risotto, era uno dei simboli della cucina dell’Italia del nord, ormai da una quindicina di anni cuochi e gourmet hanno cominciato ad apprezzarlo e a capirlo anche molto sotto al Po. Ed è cresciuta sia la qualità del prodotto italiano che la quantità di investimenti in risaie, anche al Sud: proprio da qui, dopo la rivoluzione marchesiana, potrebbe venire una seconda giovinezza del riso italiano. In questa nuova vita, il riso diventa un ingrediente da analizzare, conoscere, degustare, aperto anche alle sperimentazioni di cuochi non italiani che da anni vivono e lavorano in Italia e si contaminano continuamente, come Roy Caceres che lega il riso italiano ai suoi ricordi colombiani.
“Sembra facile, parlare di riso, ma in realtà è come affrontare il tema vino: è un mondo che ha tantissimi aspetti diversi e può essere raccontato in mille modi, che ha mille sfumature e identità”, spiega Davide Gramegna, sommelier del riso e fondatore, con l’agronomo Massimo Biloni, di AcquaVerdeRiso, società nata nel 2015 per promuovere la conoscenza e la cultura del riso italiano nel mondo e che ha creato un vero e proprio metodo per la degustazione di questo cereale. Nel mensile Gambero Rosso di ottobre vi raccontiamo la storia e la modernità di questo cereale nato a Oriente e divenuto uno dei simboli del made in Italy agroalimentare e culinario. E vi proponiamo decine di etichette di Carnaroli da trovare presso i produttori e anche al supermercato.
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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