Vero che la platea era italiana e che l’uscita era tutta a beneficio interno, ma se gli americani si sono segnati l’attacco furibondo del ministro-cognato Francesco Lollobrigida al sistema agroalimentare statunitense, ce ne sarebbe di che aprire un bello scontro.
Quello di Lollobrigida, dai microfoni della Coldiretti all’interno del Summer Fancy Food Festival di New York – la più importante fiera alimentare del Nord America – è stato un attacco frontale alla cultura alimentare americana dei cibi scadenti e troppo ricchi di proteine, all’industria del sintetico e al proliferare di insegne metropolitane che vendono marijuana.
Il discorso del ministro Lollobrigida. In alto, taglio del nastro al padiglione italiano del Summer Fancy Food Festival di New York
Da parte del politico italiano, sostanzialmente si è trattato di benedire e spalleggiare la crociata già lanciata da Coldiretti e sposata da Slow Food contro la carne sintetica: un’alleanza che vede l’adesione di decine di associazioni, Acli comprese. Prima del ministro, al Fancy Festival, aveva preso la parola Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti: ha tuonato contro “gli oligarchi statunitensi“, a partire da Bill Gates (Microsoft) e Jeff Bezos (Amazon), colpevoli di aver “messo a disposizione 250 miliardi di dollari per la comunicazione a favore del cibo sintetico”.
“Gli Usa sono uno Stato per noi riferimento su tanti temi come la libertà, la democrazia e la possibilità di essere nel mondo più sicuri e tranquilli. Solo su una cosa, continuo a sottolineare, non può essere un riferimento: è l’educazione alimentare, per ovvie ragioni che sono ben note agli statunitensi, in termini di dati di benessere dei loro cittadini”. Così Lollobrigida, che ha aggiunto come basti vedere “la divaricazione sociale nel sistema alimentare: qui negli Stati Uniti i ricchi mangiano bene e stanno bene come gli italiani, che sono la seconda nazione al mondo per longevità. Quelli che non hanno tanto in termini economici invece mangiano male e i danni sul loro benessere sono devastanti… E non si tratta di statistiche che faccio io: mi baso su fonti statunitensi proprio per essere rispettoso anche del loro modo di pensare, come io spero che loro siano rispettosi di quelle che sono le nostre ricerche”.
Per il ministro sovranista, gli americani che puntano al cibo sintetico sono un pericolo. Poi attacca le etichette alimentari nutriscore che sono un modo per disorientare i cittadini europei da parte del colossi del cibo da laboratorio. E racconta: “Vedo la pubblicità in cui c’è un pollo, una mucca e un maiale, e ti dicono li hai mai visti anziani? E poi vi dicono, abbiamo invecchiato queste immagini con l’intelligenza artificiale, e adesso la vera sfida: reinventeremo il cibo, riusciremo attraverso lo studio delle molecole che compongono questi elementi a ricrearli”. Questo, spiega il ministro, rischia di trasformare il pianeta in un “posto dove potremo mangiare cibi realizzati in palazzi che mettono paura, perché fanno pensare a film tipo ‘Blade Runner’… A me spaventa molto questa cosa dell’intelligenza artificiale che fa il cibo”.
Prima di andarsene, Lollobrigida non si tiene neppure su New York: “Ho già avuto una sorpresa non piacevole arrivando qui, in queste ore. Non ho trovato una città brillante come avevo visto nel passato. Ho visto centinaia di negozi che vendono droga, funghi allucinogeni e marijuana ad altissimo potenziale. Noi non vorremmo che i nostri agricoltori fossero indotti a produrre quello, invece che buon cibo, come abbiamo fatto con il nostro esempio in Italia”.
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