Al circuito di Silverstone, dove solitamente sono protagonisti i copertoni Michelin durante le gare automobilistiche, è andata in scena la presentazione della Guida Michelin UK e Irlanda 2023. Si tratta di un ritorno alla cerimonia in presenza, tenuta per l’ultima volta poco prima dell’inizio della pandemia, che ha costretto gli organizzatori ad annunciare le principali novità della guida solamente in via digitale nel 2021 e nel 2022. “Dopo questi due anni in cui non abbiamo potuto organizzare un evento in UK e Irlanda, siamo felici di essere tornati a un contesto come questo” – ha commentato Gwendal Poullennec, il Direttore Internazionale delle Guide Michelin – “per celebrare il talento, l’impegno e la resilienza della scena gastronomica britannica e irlandese”.
Prima dell’annuncio delle principali novità dell’edizione 2023, è stato trasmesso un video che ha visto i momenti in cui i ristoranti premiati nelle edizioni 2021 e 2022 hanno scoperto di essere stati premiati nella Guida Michelin. Poi, finalmente, coloro che non hanno potuto ricevere la loro giacca dal vivo, sono stati invitati sul palco per celebrare il traguardo di fronte alla platea, un momento particolare che ha fatto riflettere sui tempi straordinari vissuti negli ultimi anni, tra Coronavirus, Brexit e guerra in Ucraina. Per quanto riguarda l’edizione 2023, sono 20 i ristoranti che hanno guadagnato la loro prima Stella, mentre nella categoria delle Due Stelle ci sono 3 new entry e sono stati confermati tutti i Tre Stelle. Assegnate anche quattro Stelle Verdi e i consueti premi individuali, con la novità del Cocktail Award.
Dopo l’ingresso nel 2022 nel prestigioso e ristretto club da parte di L’Enclume a Cartmel, per questa edizione sono stati confermati in blocco gli otto indirizzi che hanno Tre Stelle nel Regno Unito e in Irlanda, tra cui . Qualcuno aveva suggerito che Jeremy Chan con il suo Ikoyi, fresco di trasferimento in una nuova sede, avrebbe potuto fare il salto dalle Due alle Tre Stelle, ma non ci sono stati nuovi ingressi nella categoria più ambita.
Anche se sono state solo tre, le new entry come Due Stelle nella Guida UK e Irlanda sono tutte storie particolari. Partiamo con il turco Ahmet Dede e il suo ristorante Dede di Baltimore in Irlanda, che con la sua cucina tradizionale turca ha conquistato la promozione da Una a Due Stelle, c’è poi stato poi il ritorno dell’iconico Ledbury di Londra, che ha riaperto dopo il Covid ed è rientrato nella categoria dei Due Stelle, e l’esordio in grande stile di Alex Dilling at Hotel Café Royal di Londra.
Sono diciannove in tutto i ristoranti che sono entrati nel firmamento Michelin guadagnando la loro prima Stella, tra questi il londinese Luca, la proposta britalian del Clove Club, il collettivo formato da Isaac McHale, Daniel Willis e Johnny Smith che l’anno scorso ha conquistato le Due Stelle. Non sono mancate le sorprese, come quella di Terre dello chef Vincent Crepel al Castlemartyr Resort di Cork, che alcuni avevano pronosticato direttamente tra i Due Stelle. Ecco la lista completa:
Sono invece solo quattro le nuove Stelle Verdi, tutte in Inghilterra: Osip a Bruton, Apricity a Mayfair, Crocadon a St. Mellion e Culture a Falmouth.
Il Service Award è stato vinto da Declan Maxwell, del ristorante Spitafields di Dublino, il Sommelier Award è andato a Tara Ozols, del ristorante SO|LA di Londra, mentre il Mentor Chef Award è andato a Michael Deane del ristorante Eipic di Dublino e lo Young Chef Award a Sarah Hayward del The Coach di Londra. C’è stato anche l’esordio del Cocktail Award, che premia chi si è distinto nel ricco e variegato panorama della mixology ed è stato assegnato a Makis Kazakis del Park Chinois di Londra.
a cura di Maurizio Gaddi
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