
Bolognese, classe 1967, salito alla ribalta grazie ai balletti postati sui social e al motto “Enjoy”, diventato pure il titolo del libro autobiografico, che riassume in una parola il suo vivere godereccio.
È Gianluca Vacchi (protagonista anche del discusso documentario su Prime Video “Mucho Màs”) che oltre a fare balletti, è uno degli eredi della multinazionale bolognese leader mondiale nel packaging IMA – senza però avere cariche operative, essendo consigliere non esecutivo e azionista – e negli anni ha comprato brand del settore moda e ha acquisito partecipazioni in vari gruppi, uno di questi la Kebhouze Srl, catena di kebab nella quale Vacchi ha investito (attraverso la sua Cofiva Holding) 2,1 milioni di euro, diventandone socio maggioritario.
Che la catena non navigasse in acque calme è emerso fin dal primo anno, con un bilancio in rosso nel 2021 e perdite per 387 mila euro, ma è notizia recente (lo apprendiamo da Affari Italiani) che Kebhouze Srl, controllata al 92% da Vacchi, ha riunito i soci qualche giorno fa per prendere atto che le perdite finora accumulate ammontano a 1,9 milioni di euro. E per ripianare il passivo la società ha dovuto ridurre il capitale da un milione a 264mila euro. Ad ogni modo, dal sito ufficiale fanno sapere che, dopo Milano, Roma, Ibiza, Venezia, Torino, Bergamo e Taranto, ci sarà una nuova apertura a Londra, in Oxford Street.
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