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L'annuncio

Trump “congela” i dazi per 90 giorni. Uiv: “Ora lavorare per tariffe zero anche su vino”

In chiusura di Vinitaly arriva la notizia che tutti aspettavano: tariffe aggiuntive sospese per tutti tranne che per la Cina

  • 09 Aprile, 2025

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una pausa di 90 giorni per i dazi ai Paesi che non hanno reagito al suo piano tariffario. Pertanto dalla sospensione viene esclusa, secondo quanto scrive l’agenzia Agi, la Cina che a sua volta aveva annunciato un incremento dei dazi alle merci statunitensi importate nel Paese del Dragone.

Nel periodo ponte dazi al 10%

Con l’annuncio della pausa di 90 giorni, Trump ha spiegato che fisserà i dazi a una base del 10% uguale per tutti i Paesi, con l’esclusione, appunto, della Cina.
«Considerata la mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato nei confronti dei mercati mondiali, con la presente aumento la tariffa imposta alla Cina dagli Stati Uniti d’America al 125%, con effetto immediato», ha scritto Trump sul social network Truth. Dopo aver detto che più di 75 Paesi avevano chiesto di negoziare i dazi, Trump ha spiegato di avere «autorizzato una PAUSA (in stampatello nel testo originale, ndr) di 90 giorni e una tariffa reciproca sostanzialmente ridotta durante questo periodo, pari al 10%, anch’essa con effetto immediato».

Ora lavorare su politiche zero su zero anche sul vino

La notizia, che arriva a poche ora dalla chiusura di un Vinitaly monopolizzato dalle tariffe aggiuntive, fa tirare un sospiro di sollievo al settore agroalimentare.

«Un rinvio che pone basi solide per un negoziato: è questo anche un punto a favore di quanto auspicato anche in sede di incontro ieri a Palazzo Chigi, ovvero di mantenere saldi i negoziati con i partner americani – è il commento del presidente Uiv Lamberto Frescobaldi – Ora sarà importante lavorare su politiche “zero su zero” anche sul vino, e che si ripristini un’alleanza commerciale decisiva per entrambi».

Il lavoro diplomatico

L’annuncio dimostra che le pressioni delle associazioni vitivinicole sul  Governo italiano e sull’Europa per seguire la via diplomatica andavano nella direzione corretta. Nei giorni scorsi, in video collegamento con la fiera di Verona, il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva, infatti, annunciato che con molta probabilità nelle eventuali contromisure europee non sarebbe rientrato il wishky americano, proprio per evitare un escalation con gli Stati Uniti.

 

 

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