Si va verso un’estate di libertà, quella che dovrebbe sancire il ritorno alla normalità, si spera senza più passi indietro. A sancire un’ulteriore allentamento delle regole, dopo quelli del 2 febbraio e del 17 marzo, l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza il 28 aprile che elimina gran parte degli obblighi finora imposti dal primo maggio. A partire dal Passenger Locator Form, quel questionario da compilare all’arrivo in Italia.
Addio al Green Pass per consumare al bar o al ristorante, all’esterno o all’interno. E così anche per mense, catering, centri colturali e ricreativi, mezzi di trasporto, in occasione di concerti ed eventi culturali e così via. In buona sostanza, rimane obbligatorio solamente negli ospedali e nelle Rsa.
Decade anche l’obbligo di indossare dispositivi di protezione alle vie respiratorie al chiuso, a eccezione di mezzi di trasporto, spettacoli ed eventi al chiuso e all’interno di strutture sanitarie e Rsa (dove dovrebbe rimanere in vigore non oltre il 15 giugno). Attenzione a non abbassare la guardia, però: l’uso delle mascherine è raccomandato in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico, e in tutte le occasioni in cui ci possono essere rischi di contagio.Sui luoghi di lavoro buon senso (e protocolli con i sindacati) dovranno indicare la direzione da prendere, non ci sarà obbligo a meno che non sia stabilito da un accordo aziendale.
Dal primo maggio non è più obbligatorio compilare il Plf, Passenger Locator Form, per chi arriva dall’estero, ma fino al 31 maggio è necessario il tampone rapido con esito negativo per chi non ha il Green Pass.
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