Roma si prepara al Conclave, tra riti solenni e piccoli episodi di vita quotidiana. Come racconta oggi il Corriere della Sera, l’arcivescovo in pensione Anselmo Guido Pecorari, 79 anni, mantovano, si è fermato al Caffè dei Papi di via Vespasiano, tra i Musei Vaticani e piazza San Pietro, «per un panino e una birretta» dopo la messa del secondo giorno di novendiali. «Oggi sto leggero», si schermisce, ma ricorda che «ieri sera col mio amico cardinale Mario Zenari, veronese, nunzio apostolico in Siria, siamo stati al ristorante La Taverna, all’angolo tra via Candia e via Tunisi, e ci siamo spazzolati degli ottimi carciofi alla romana».
La Roma del pre-Conclave si muove anche tra tavole imbandite e gelaterie affollate. I cardinali si ritrovano a La Rustichella, all’angolo di via Emo, o da Marcantonio a Borgo Pio, celebre per la sua “mitologica carbonara”, molto amata dalle berrette italiane. «Ho raccomandato però, soprattutto ai miei amici inglesi e americani, di lasciare in collegio la veste rossa e di mettersi in tasca l’anello cardinalizio, perché gli osti sennò se ne approfittano e li stangano soprattutto sul vino», racconta Pecorari. E a volte la scena si fa quasi surreale, come l’altro giorno nella storica Latteria Giuliani di Borgo Pio, quando due cardinali entrati per un gelato si sono trovati circondati da clienti inginocchiati in cerca di una benedizione. Tra imbarazzi e sorrisi, crema e pistacchio hanno rischiato di sciogliersi prima di essere gustati.
Anche a Santa Marta, la residenza che ospiterà i cardinali elettori, non mancano gli episodi curiosi. «È come un albergo e per questo bisogna stare attenti», avverte Pecorari. «Non posso dirvi il nome perché è un mio caro amico, ma un cardinale straniero che pensava fosse tutto gratis ha invitato in stanza un po’ di colleghi per chiacchierare dopo cena e così presto hanno finito tutti i liquori mignon del frigo-bar. Solo che poi lui se li è ritrovati sul conto e c’è rimasto male». Anche questo, in fondo, fa parte della vigilia del Conclave: tra carciofi, carbonara e piccoli incidenti gastronomici, il cammino verso la Sistina passa anche dalle tavole di Roma.
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
No results available
ResetNo results available
Reset