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Addio a Daniele Mazzaroppi, cuoco e panificatore di Roma

Con Daniele Mazzaroppi se ne va un giovane cuoco e panificatore, aveva affiancato Matteo Valentini nel progetto Triticum micropanificio agricolo.

Un’altra vittima della strada, un’altra giovane vita cancellata da un nemico che si fa sempre più insidioso e feroce. Dall’inizio dell’anno sono 35 le persone scomparse a Roma a causa di incidenti stradali, una conta tragica che non accenna a rallentare. L’ultimo, ieri pomeriggio, su via Cristoforo Colombo, zona Eur, è stato Daniele Mazzaroppi, nome e volto noto al mondo della gastronomia.

Chi era Daniele Mazzaroppi

Daniele Mazzaroppi aveva appena 30 anni, una famiglia e una carriera in pieno corso. Prima come cuoco, al Pagliaccio – il ristorante di Anthony Genovese nel centro di Roma – poi come panificatore, insieme a Matteo Valentini, che aveva affiancato nel progetto di Triticum micropanificio agricolo quando da Ostia, dove è nato come laboratorio domestico, si è spostato in zona Marconi, a giugno 2022. In mezzo, un passaggio da Retrobottega di Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice, che gli avevano affidato il progetto di Retropane.

UnoDaniele era uno degli esponenti di quella compagine, sempre più nutrita e compatta, di cuochi catturati dalla magia della lievitazione e da quel modo di fare pane connesso con la natura, marcato da un approccio etico, profondo, per cui buono significa anche sano, autentico, sostenibile. Per Daniele, come per Matteo, il pane era il risultato finale di una filiera virtuosa in ogni suo passaggio. Difficile trovare parole per tragedie simili.

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