Siamo nel periodo clou dell’estate, e con esso anche l’anguria è servita. Frutto di origine africana, anche conosciuto come cocomero – soprattutto a Roma dove è diffusa la cultura del cocomeraro, chiosco dove prendere una fetta di anguria per mangiarla sul posto –, l’anguria è dolce, è fresca, fa scena. E allora, quando non siamo vittime delle monoporzioni già belle sistemate e pronte all’uso nei banchi frigo dei grandi supermercati, possiamo spendere un po’ di tempo e dedicarci alla scelta di un’anguria intera da condividere con gli amici nelle sere d’estate. Frutto universalmente riconosciuto, anche il New York Times ha dedicato una guida alla scelta dell’anguria perfetta.
Che suono fa l’anguria?
Il suono è indicativo di una buona qualità del frutto, e per capire qual è quello giusto bisogna schiaffeggiarla a mano aperta e non è solo questione di volume, ma di tono che viene fuori: il suono deve essere come quello di un tamburo, deve rimbalzare e non essere piatto o sordo perché il quel caso è indice di anguria vecchia e farinosa. Oltre al tipo di suono, bisogna tenere presente l’altezza del tono. Come specifica la guida del New York Times, un esperimento da fare sarebbe quello di cominciare a “schiaffeggiare” una serie di angurie messe tutte vicino in una cassetta, quelle con i toni non troppo alti e non troppo bassi sono le migliori. C’è da sottolineare che in piena stagione estiva, poi, le angurie con un tono profondo, sono le migliori; verso settembre le migliori sono quelle con toni leggermente più alti.
Il sole e la terra
Come raccontava Flavio Flavetta a Gambero Rosso, il cocomero è dolce e maturo se ha passato molto tempo al sole e nella terra. E questo si riconosce dalla posa, la parte bianca della buccia che non deve essere troppo chiara, ma tendere verso il giallastro. A conferma arriva anche il New York Times che specifica un dettaglio: il colore giallo crema della macchia presente sull’anguria indica un frutto maturo. Ma cosa vuol dire? Significa che l’anguria è stata il giusto tempo nella terra e il giusto tempo esposto al sole, è la permanenza di questa condizione che restituisce un cocomero al giusto grado di maturazione. Inoltre, ultimo punto da prendere in considerazione è la dolcezza dell’anguria: se il frutto viene tagliato via precocemente, potrebbe non essere dolce al punto giusto, e a differenza di altri frutti come le pesche, infatti, l’anguria non matura in altro ambiente che non sia la terra, piuttosto marcisce.