Alessandro Dal Degan si può definire un’autodidatta, è uno di quei pochi casi in cui uno chef di successo non è passato dalle cucine dei grandi. Classe 1981, lo chef torinese che ha vissuto tra Torino e Firenze. È qui che frequenta la Scuola Alberghiera e inizia la sua esperienza nelle cucine de I Macchiaioli a Sesto Fiorentino. Poi diventa sous chef al ristorante Gallopapa a Castellina in Chianti in provincia di Siena. Dopo qualche anno, decide di tornare ad Asiago: la città originaria della madre, un’ottima cuoca dalla quale eredita la passione per la gastronomia. Il legame profondo con l’Altopiano e la conoscenza di tutto ciò che questa nuova terra ha da offrirli, sono le basi della sua cucina. Erbe, fiori, piante aromatiche, foglie, radici, resine, muschi, cortecce e funghi diventano elementi essenziali delle sue ricette. Qui prende in gestione il ristorante La Tana, dove si esprime con piatti innovati a base di materie prime incredibili, e dove propone due menu ogni anno: uno estivo e uno invernale, le due stagioni in cui sono aperti al pubblico, mentre nei periodi di chiusura compie sperimentazione e ricerca per il menu successivo totalmente nuovo. Al suo fianco dagli inizi il sommelier Enrico Maglio, che si occupa della sala e dell’accoglienza. In cucina il sous chef Jacopo Robelli e Matteo Robelli.
Identikit di uno chef. Curiosità e ricette
La tua idea di cucina?
Territorio, ricerca, memoria, prospettiva, nessuno schema, nessuna regola
Ingrediente amato?
Trippa
Ingrediente odiato?
Kiwi
Ultimo album scaricato.
Origins degli Imagine Dragons
Ultimo libro letto.
Il Labirinto degli Spiriti di Carlos Ruiz Zafón
Il piatto della vita?
Il Midollo di Massimiliano Alajmo
Grande maestro venerato.
Massimiliano Alajmo
Collega coetaneo più stimato.
Christian Milone
Il ristorante del cuore all’estero.
Batelina a Banjole (Croazia)
Il vino sopra ogni altro?
L'Ange Vin di Robinot
Se non lo chef avrei fatto…?
Il pilota
I piatti di Alessandro Dal Degan. Le ricette
Un piatto che ben esprime il territorio di Asiago, a base di prodotti della terra: lumache, muschio, brodo di fieno e pigna fermentata.
Un piatto saporito con elementi di mare e di terra, dal gusto tipicamente umami e ricco di contaminazioni.
Ricetta autunnale, d’ispirazione montana, con selvaggina, funghi e sedano rapa. Ecco la ricetta.
Un dolce che ha le sembianze di una pasta fresca, a base di farina e siero di latte, e al loro interno barbabietola viola e Asiago stravecchio. A completare un infuso di bacche, cortecce e frutti rossi.
> Scopri tutte le puntate della rubrica Identikit di uno chef