«L’aglio cinese è una minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti». L’allarme, come riporta Repubblica, arriva dal senatore repubblicano della Florida Rick Scott, che ha scritto alla segretaria al Commercio Gina Raimondo per mettere in guardia Washington da una nuova minaccia. Quale? L’aglio che arriva dalla Cina.
Usa e Cina: la guerra dell’aglio
Da tempo gli Stati Uniti accusano la Cina di aver inondato il mercato di aglio, facendone precipitare il prezzo e danneggiando i produttori di California, Oregon, Nevada, Washington e New York. Dalla metà degli anni Novanta, gli Usa hanno messo in campo una politica di dazi per limitare le importazioni e difendere le coltivazioni locali dai rivali di Pechino. Dalla lettera di Scott, però, emerge che l’aglio cinese non minaccerebbe solo i coltivatori americani, ma anche la salute dei consumatori.
"Feci umane per fertilizzare i campi"
Il senatore della Florida ha accusato la Cina di usare feci umane per fertilizzare i campi: «La qualità e la sicurezza dell’aglio coltivato in Paesi stranieri, soprattutto quello nella Cina comunista, presenta preoccupazioni a livello di salute pubblica» è l'accusa. Secondo Scott la pratica di coltivare l’aglio in condizioni igieniche precarie e utilizzando liquami sarebbe «ben documentata» da alcuni video pubblicati in rete e resi virali da content creator che si occupano di cucina. In uno di questi lo youtuber Bobby Parish insegna a distinguere l’aglio cinese da quello americano: il primo sarebbe bianco candido perché trattato con candeggina, il secondo invece presenterebbe tracce di filamenti di terra.
La risposta della McGill University
Secondo Scott quella dell’aglio cinese rappresenta «un’emergenza esistenziale che pone minacce gravi alla nostra sicurezza nazionale, alla prosperità economica e alla salute pubblica». Contro cui è necessario agire subito. Ma secondo i ricercatori della canadese McGill University non esistono prove dell’utilizzo di feci umane per la coltivazione dell’aglio da parte dei cinesi. Non solo: «I liquami così come i rifiuti animali, seppure non appaiano così invitanti, sono molto più sicuri di quello che si possa pensare». A prescindere dalla provenienza dell’aglio, comunque, i ricercatori sottolineano che è meglio lavare l’aglio prima di usarlo: «Immergerlo in acqua bollente è un sistema sicuro».