Se avete dei figli adolescenti o pre adolescenti vi sarà capitato quasi sicuramente di sentir parlare di borracce e acque aromatizzate. Si passa dalle borracce con infusore per frutta integrato a un sistema che non va a toccare l'acqua ma la profuma.
Air up: la moda dell'acqua profumata
Quest'ultimo è il sistema più gettonato tra i giovanissimi, si chiama Air Up e sfrutta il concetto di “retronasale”: «La questione del gusto è che circa l'80% dei sapori che sentiamo viene percepito dal nostro olfatto. Gusto e sapore non sono la stessa cosa. Esistono infatti solo 5 gusti, che vengono sentiti dalle nostre papille gustative: salato, dolce, acido, amaro e umami. I sapori sono invece migliaia e vengono percepiti tramite l'olfatto retronasale». Così l'azienda che «aiuta oltre 6 milioni di clienti a bere più acqua» non vende prodotti da aggiungere fisicamente all'acqua ma dei “pod”, così si chiamano le capsule da inserire nel beccuccio della boraccia che una volta attivate sprigionano il profumo scelto, dal melone, alla fragola, alla cola. Ce ne sono tantissimi. E tanti sono i colori delle borracce che tra i ragazzi sono diventate una sorta di status symbol, anche se potrebbe non essere così salutare come sembra.
C'è qualche controindicazione?
«Oggettivamente non c'è nulla che fa male, non è altro che acqua profumata, non ci sono zuccheri in eccesso, a differenza delle bevande gassate e zuccherate non fa ingrassare quindi non si assumono calorie vuote», ci spiega Carla Tomasini, tra le pediatre più famose d'Italia. «Questo dispositivo potrebbe pure essere visto come un mezzo per evitare l'assunzione di quelle bibite gassate che sappiamo essere una delle cause di obesità in quella fascia di età». Ma c'è un ma? «Il problema è che il nostro organismo basa tutta la nostra salute sull'autoregolazione, quindi sulla capacità di percepire autonomamente quando si ha fame o si è sazi, quando si ha sete oppure non si ha più bisogno di bere. E questo non deve essere stimolato da qualcosa che induca l'appetito o la sete, in questo caso specifico l'intento (dichiarato, ndr) è quello di far bere di più i bambini e i ragazzi perché spesso si dice che non bevano abbastanza, pure tenuto conto dei mille impegni e i mille sport praticati. Ma così tu non educhi un organismo in età evolutiva a bere perché nel momento in cui vanno ad assumere queste bevande, lo fanno per il semplice fatto che sono buone». In realtà non bevono perché hanno sete, lo fanno per compiacere il gusto.
Bisognerebbe bere perché si ha sete
«Bisognerebbe bere perché si ha sete e la migliore bevanda in età evolutiva è l'acqua: abituarsi a bere acqua quando si ha sete è uno dei primi compiti educativi dei genitori di bambini in svezzamento, a partire già dai sei mesi d'età. Altrettanto importante è abituare il bambino fin da subito a bere da un bicchiere o al massimo un dispositivo con cannuccia, evitando biberon (che deve essere lasciato solo per il latte) o bicchieri con il beccuccio che vanno ad alterare la conformazione della bocca. Tornando all'acqua profumata, possiamo bocciare o promuovere questo tipo di prodotto commerciale, ricordando che l'acqua è la bevanda che noi pediatri consigliamo sempre di offrire a bambini e ragazzi, aiutandoli nell'autoregolazione». E l'acqua è decisamente più economica di questi dispositivi che rappresentano un ulteriore costo per le famiglie.
C'è il rischio “dipendenza”?
Un altro dubbio che ci siamo posti è un effettivo rischio “assuefazione” legato al fatto che il ragazzo abituato a bere acqua profumata si disabitui a bere acqua normale. «Non è stato dimostrato che creino assuefazione ma temo un altro esito, anche alla luce di quello che è avvenuto con le sigarette elettroniche (chiaramente stiamo parlando di qualcosa di estremamente più pericoloso): invece di favorire la riduzione del fumo nei fumatori, si è visto che sono state una specie di porta di entrata al fumo per i giovani, che iniziano dalla sigaretta elettronica pensando sia innocua – in realtà, lo sottolineo, non è innocua – e successivamente, una volta acquisita l'abitudine a utilizzare certi sapori, passano poi alla sigaretta canonica. D'altro canto agire sull'oralità ha sempre un forte impatto sulla dipendenza. Ecco, un dubbio legittimo da pediatra perfezionata in comportamento alimentare è che queste acque aromatizzate o profumate, inizialmente utilizzate per evitare le bibite gassate e zuccherate potrebbero poi indurre i ragazzi a consumarle queste bibite, non riuscendo più a “tornare” all'acqua così com'è, perché meno gradevole al palato e meno accattivante». Acqua che, ricorda alla fine dell'intervista Carla Tomasini, non andrebbe mai sostituita durante i pasti. Al massimo le bevande aromatizzate si potrebbero lasciare per il momento lontano dai pasti, ma almeno a tavola lasciamo l’acqua come bevanda.
Ad ogni modo Siena Cid, MS, RD - Health and Nutrition Scientist di Air Up precisa: «La salute dei nostri consumatori è la nostra principale mission, per questo ci impegniamo a fornire informazioni chiare e trasparenti sulla tipologia di prodotto. Possiamo assicurare che i nostri aromi sono privi di zucchero e di calorie, all’interno dei nostri pod vengono utilizzate delle essenze naturali che sono percepite sfruttando l’olfatto retronasale, non il gusto. Chiariamo anche che l’utilizzo del pod è assolutamente a discrezione di ogni singolo consumatore e che l’utilizzo o meno dello stesso, non compromette il funzionamento della borraccia. Collaboriamo e continueremo a collaborare con esperti nel settore e a monitorare da vicino gli studi nell’ambito della salute per garantire che il nostro prodotto rimanga una scelta sicura, senza controindicazioni per tutte le fasce d’età».