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Giovanni Marelli. Una storia di riscatto
Cisonoanchio è il nome dell’Associazione di Promozione Sociale nata a Milano per favorire il reinserimento lavorativo e sociale di persone svantaggiate. Ma è ancor prima il grido doloroso, tramutato in forza di volontà e spirito di iniziativa, di Giovanni Marelli, classe 1951, di Cantù. Ex ristoratore di successo all’epoca della Milano da bere negli anni Ottanta, la vita l’ha portato a diventare “artista del disagio”. Nel 1990, accusato di concussione, Marelli finisce dietro le sbarre. Sconterà in carcere una pena di 21 anni, girando diversi penitenziari italiani. La detenzione lo riconcilia con il mondo dell’arte che aveva amato sin da piccolo, ma soprattutto gli fornisce la consapevolezza che la reclusione non è motivo per piangersi addosso, “ma una forza per vedere meglio e far vedere a tutti noi i veri valori della vita”. Certo, però, il momento della scarcerazione non coincide, da subito, con una ripartenza: intrappolato nel ruolo dell’ex detenuto, senza risorse economiche né persone su cui poter contare, Marelli sconta la pena - la seconda, più subdola, pur avendo già pagato il suo debito con la giustizia – che spetta a chiunque voglia ricominciare a vivere dopo il carcere, che in Italia, nella stragrande maggioranza dei casi, non favorisce il reinserimento lavorativo, né si preoccupa di alimentare processi di inclusione sociale (infatti, il rischio di recidiva è altissimo).
Cisonoanchio e il reinserimento degli ex detenuti
Oggi le notti passate nei dormitori di Milano e le porte chiuse in faccia sono solo un ricordo, però molto vivido. E per questo Marelli – che nel frattempo è diventato un artista stimato – ha fondato nel 2018 l’associazione Cisonoanchio, per offrire a chi ha sbagliato l’opportunità di ricominciare, attraverso il lavoro. Il progetto ha trovato casa alla Barona (grazie al bando Spazio Quartiere promosso da Palazzo Marino), quartiere periferico e difficile della città, e si preoccupa non solo di formare e avviare al lavoro ex detenuti, ma anche immigrati e persone che vivono ai margini della società. Le iniziative sono molteplici e si sviluppano intorno a due filoni principali, che hanno accompagnato la vita di Marelli: la ristorazione e la cultura. Per sostenere l’attività, Marelli vende le sue litografie e mette all’asta i suoi quadri; ma ci sono stati anche gli eventi – musica e cibo - organizzati al Parco Teramo, adiacente alla struttura, temporaneamente bloccati dalla pandemia. E la vendita di panettoni artigianali per Natale.
Il Pollo Volante
L’ultimo progetto nato nel laboratorio-fucina della Barona, invece, si chiama Pollo Volante: un’idea già maturata da tempo, che proprio in tempi di Covid e food delivery ha trovato la sua dimensione migliore. Avviato all’inizio del 2021, il servizio di Pollo Volante si basa su un’attività di ristorazione d’asporto e consegna a domicilio non dissimile da quella delle tante dark kitchen che proliferano in città. Nella grande cucina all'interno della sede dell'associazione, si cucinano solo polli allo spiedo e patate al forno, specialità da rosticceria consegnate a domicilio, pedalando per le vie della Zona 6 di Milano; al lavoro ci sono dieci persone in cerca di riscatto, che prendono le ordinazioni, cucinano, confezionano i prodotti e si muovono in bici per le strade della città. Primo obiettivo della rosticceria delivery della Barona arrivare a servire un centinaio di polli al giorno, per poi crescere con altre cucine di quartiere, raggiungendo anche Monza, e dare lavoro a un numero sempre maggiore di persone. Il pollo volante si ordina online, sul sito dell’associazione: dopo aver scelto giorno e orario di consegna, è possibile selezionare anche chi dello staff si preoccuperà di evadere l’ordine.
Pollo Volante – Milano – via Teramo, 31 – 3801357558 – www.cisonoanchioaps.org