A Milano ci sono più pizzerie che a Napoli: 9.250 locali contro 8.200. Il dato arriva da un’indagine della Cna, la Confederazione la nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa e mostra una realtà curiosa: il capoluogo campano, patria della più amata tra le specialità italiane, non è primo per numero di pizzerie. E nemmeno secondo: occupa il terzo posto dopo Milano e Roma (la Capitale è in cima alla classifica con 15.500 pizzerie, qui trovate le migliori). Considerando invece il totale delle pizzerie per il numero di abitanti, Napoli occupa appena l’ottantunesimo posto (una pizzeria ogni 381 abitanti), Roma il ventiduesimo (una ogni 280 abitanti) e Milano il sessantaseiesimo (una ogni 346).
Milano: è boom di pizzerie
A interessare in modo particolare sono i dati su Milano dove, come riporta il quotidiano locale Mi-Tomorrow, negli ultimi anni si è assistito a una “invasione” di pizzerie, spuntate sia nelle aree della movida che in quelle più periferiche. I locali sono tanti, dai più chic a quelli a conduzione familiare, e servono pizze in grado di accontentare ogni gusto: gourmet, tradizionali, sottili alla romana o con l’impasto alla napoletana.
La classifica dei prezzi
Milano è la terza città per numero di pizzerie e la prima per il costo della pizza. Sempre dall’indagine della Cna, infatti, è emerso che nel capoluogo lombardo si mangia la pizza più cara d’Italia. A offrire la più economica è, invece, Reggio Calabria. A influire sui costi alti delle pizzerie milanesi è in particolare la location.
Il boom di pizzerie a Milano e la perenne querelle tra tradizionalisti e innovatori non deve sorprendere: secondo l’indagine della Cna nel 2022 in Italia sono state consumate pizze per un giro di affari di almeno 15 miliardi di fatturato. I locali, distribuiti da Nord a Sud del Paese, sono oltre 183mila. Sintomo che, nonostante l’età, la pizza resta uno dei piatti più amati (e imitati) in Italia e nel mondo.