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Aumento del consumo di birre “causa” Covid e le prerogative dello shopping online
Questi due anni di pandemia hanno cambiato le abitudini di consumo un po’ di tutti, tra le varie restrizioni, le chiusure e la paura, gli acquisti on-line hanno visto una impennata senza precedenti, soprattutto nel comparto alimentare, che prima di questa pandemia era principalmente esplorato dagli estimatori.
Tra il 2020 e il 2021 il consumo di birra artigianale ha raggiunto picchi in ambito domestico mai visti. Tutti volevamo delle coccole che ci riproponessero un po’ di normalità, e la birra è tra queste. Il tempo a disposizione era sicuramente maggiore e noi Italiani facciamo volentieri di necessità virtù.
Mentre per altri paesi dell’Unione Europea era già una normalità l’acquisto di birre artigianali nel canale on-line, l’Italia ha invece colto come trampolino di lancio proprio questa pandemia. L’aumento degli utenti che si sono affacciati in questo angolo di paradiso ha visto per alcuni store un incremento fino al 600%.
Consumatori abituali di pub o negozi specializzati che hanno dovuto trovare un “modo alternativo” per poter assaporare la bevanda preferita. Ma anche molti neofiti che si sono avvicinati grazie al tempo ritrovato, alla convivialità di una cena a casa tra pochi intimi.
Donne o uomini? Entrambi, in modi un po’ differenti. Il comparto maschile dei consumatori di birre artigianali era già ben popolato, ma anche le donne estimatrici non sono poche, anzi. Molte si sono avvicinate alla ricerca di qualcosa di “diverso” da bere.
Durante il 2020, in particolare, il mercato italiano delle birre ha ecceduto la soglia dei due miliardi di euro di fatturato (dati di IRI Italia). Stiamo parlando di una crescita percentuale a doppia cifra. La quota dei consumi relativi all’ambito domestico ha registrato uno sviluppo a scapito di quello fuori casa. Un ruolo chiave, per le ragioni appena esposte, è ovviamente interpretato delle vendite in formato digitale.
Lo shopping online ha favorito la differenziazione della proposta, con una risposta alle esigenze del consumatore. E ciò ha portato a una valorizzazione della birra artigianale. Secondo quanto evidenziato nell’ambito del report annuale pubblicato da Assobirre, il web rende più facile acquisire informazioni dettagliate sul prodotto, approfittando di un’ampia varietà, decisamente maggiore rispetto a quella che caratterizza la grande distribuzione.
L’interesse verso il mondo artigianale è un trend che non sembra destinato a esaurirsi. Anche il 2021 continua nel segno positivo per questo segmento di mercato, capace di valorizzare nuance di sapori uniche.
Le Migliori Birre Artigianali 2021
Le birre artigianali che più hanno incuriosito e stuzzicato il palato in questi quasi 2 anni di pandemia sono state proprio le birre artigianali italiane; scoperte e approfondite sia dagli estimatori della birra che dai neofiti. Secondo delle ricerche di settore gli stili più acquistati e consumati si possono dividere in 4 macro categorie:
- Birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione tedesca;
- Birre ambrate e scure, bassa fermentazione, basso grado alcolico, d’ispirazione tedesca;
- Birre ambrate, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, di ispirazione britannica;
- Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione anglosassone.
Birre Da Manicomio, una eccellenza tutta italiana
Quanto alle vendite, è stato un ecommerce italiano di birre artigianali Birre da Manicomio, ad essere premiato nel primo anno di pandemia come “miglior e-commerce in Italia nella categoria alcolici”. Un premio che arriva dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza, in collaborazione con Repubblica, che è giunto a questa conclusione da una analisi di una “long list” di 8130 negozi online in lingua italiana e con sede nel Belpaese. Analizzati da esperti che hanno utilizzato ben 36 diversi criteri per ogni sito, che vanno ad aggiungersi ad un maxi sondaggio di 732.000 clienti italiani.
Questo premio significa molto per il settore on line delle birre artigianali, perché porta l’attenzione a un Made in Italy che non è solo nei prodotti di consumo, ma una eccellenza anche dei servizi per il mercato italiano. Un fattore non trascurabile data la proliferazione di piattaforme straniere.