Breakapp

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È il 2018, Giacomo Buzzitta frequenta il quinto anno di un istituto tecnico informatico di Trapani. In classe è lui l’addetto a comprare la merenda, raccoglie ordinazioni e soldi dai compagni, compila ogni giorno una lista cartacea e si reca al bar interno. “A un certo punto ho digitalizzato tutto”: questa l’intuizione che dà vita a Breakapp. Giacomo crea un prototipo che possa essere utile anche per altre scuole, cerca fondi per strutturare la sua startup e apre un ufficio a Valderice, suo paese di nascita. Crea una squadra – in un centro di 11mila abitanti non è affatto facile ? e lancia la app in altre scuole. L’idea è vincente: lo studente ordina la merenda tramite smartphone, fino a un’ora prima dello scoccare della campanella; contestualmente la scuola digitalizza il momento della ricreazione, sia tramite un bar interno, se c’è, sia attraverso un esercente esterno, tenuto però a confezionare i panini. Così si evita la tipica calca di studenti al banco e non c’è scambio di denaro, comodità che in tempi di pandemia ha favorito molto il successo del servizio. Non solo, con Breakapp si favorisce una merenda nutrizionalmente più equilibrata (rispetto alle merendine erogate dal classico distributore) e si incentiva il lavoro di esercenti locali. È quel che si dice un modello win win: lo studente e la scuola non pagano nulla per un servizio utilissimo; l’esercente paga, sì, una commissione, ma in cambio ottiene clienti che altrimenti non avrebbe raggiunto. Oggi, grazie a un accordo con l’Assessorato regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale, l’app è utilizzata da 75 scuole, occupandosi anche della pausa pranzo lì dove i Comuni non hanno le risorse per avere delle mense. Trattasi del modello SMAD (Servizio Mensa Alternativo Distribuito), che incentiva, tra l’altro, l’uso di posate riutilizzabili e di packaging ecologici. 

Il protagonista: Giacomo Buzzitta

Inaugurazione: Ottobre 2020

Perché scegliere Breakapp: Favorisce una merenda nutrizionalmente più equilibrata; Consente alle scuole di digitalizzare il servizio a costo zero; Consente agli esercenti virtuosi di intercettare più clienti

Nessun punteggio assegnato di recente

Ultima valutazione effettuata nel 2024

  • Tipologia App

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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

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