La Fondazione Gambero Rosso e SOS Villaggi dei Bambini hanno organizzato presso la sede della Gambero Rosso Academy di Roma “La cena del dialogo. Il cibo che crea unione”, una serata esclusiva all’insegna della tradizione culinaria israeliana e palestinese, dove gli ospiti hanno potuto degustare ricette di cucina israeliana e palestinese attraverso le quali si è potuto dimostrare come la cucina possa essere paradigma di un punto di incontro ancora possibile e una speranza per un futuro diverso. La serata è stata l’occasione per contribuire, con un gesto di solidarietà, alla raccolta fondi per SOS Villaggi dei Bambini che, da oltre 60 anni in Italia, si impegna a favore dei bambini e dei ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali o sono a rischio di perderle.
Il viaggio nella tradizione culinaria delle due cucine è stato curato da Marco Brioschi, Resident Chef della Gambero Rosso Academy, che ne ha raccontato la contaminazione di saperi e sapori, in cui ingredienti e gesti sopravvivono al tempo e alla storia, nei ricordi e nelle ricette, dimostrando come la cucina possa unire la storia e le tradizioni dei popoli e rappresentare una speranza per un futuro migliore.
Prima della cena è stata organizzata una Cooking class per tutti coloro che avevano il desiderio di imparare a realizzare alcune ricette della cucina medio-orientale.
SOS Villaggi dei Bambini si impegna affinché i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, realizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente. È presente in Italia da oltre 60 anni e oggi opera attraverso 8 Programmi e Villaggi SOS, a Trento, Ostuni, Vicenza, Saronno, Mantova, Torino, Crotone e Milano. SOS Villaggi dei Bambini si prende cura di oltre 2.600 persone, tra bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi situazioni di disagio, e sostiene i diritti di oltre 47.000 bambini e giovani, protagonisti delle sue attività di Advocacy. È parte del network SOS Children’s Villages, presente in 136 tra Paesi e territori dove aiuta circa 3 milioni di persone, e del quale ospita e gestisce a livello internazionale il Programma globale di esperti sulla salute mentale e sul supporto psicosociale.
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
