Il settore delle coltivazioni fuori suolo è in espansione, sostenuto da tecnologie sempre più mirate a ottimizzare la produzione riducendo gli sprechi e puntando alla qualità del prodotto finale. Lo abbiamo visto a proposito della fattoria verticale che sta per nascere alle porte di Milano, a sugello di anni di sperimentazione condotta da Planet Farms. E con puntualità l’Italia dell’agritech dimostra di essere pronta a competere con le migliori realtà internazionali per numero e livello di specializzazione delle startup che investono nel segmento.
The Circle è l’azienda agricola ed energetica fondata a Monteporzio Catone, nella campagna romana, nel 2017. Obiettivo di Valerio Ciotola, Simone Cofini, Lorenzo Garreffa e Thomas Marino – quattro amici uniti dal desiderio di sviluppare un progetto sostenibile e competitivo, capace di far fronte ai cambiamenti ambientali, in grado di combattere gli sprechi e produrre cibo di qualità in collaborazione con gli chef – esplorare le potenzialità dell’acquaponica, coltivazione idroponica integrata all’allevamento di pesci, in regime simbiotico.
Nel giro di cinque anni, la scommessa dei ragazzi si è rivelata vincente: partiti da un impianto acquaponico di mille metri quadri (il primo in Italia di queste dimensioni), grazie a un bando della regione Lazio, già nel 2018, raggiungevano l’autonomia energetica grazie a un sistema di pannelli fotovoltaici (sappiamo che, perché il comparto delle vertical farm possa rappresentare davvero una conquista per il futuro dell’agricoltura, è fondamentale investire sulle energie rinnovabili).
L’anno successivo, l’attività cresce, con la costruzione di una nuova serra a coltivazione verticale; nel frattempo, The Circle arriva anche al Nord, aprendo un impianto acquaponico alla Giudecca di Venezia, mentre cresce l’impegno sul tema della sostenibilità alimentare, con progetti collaterali sviluppati a Milano e Bologna. Prossimo obiettivo? Crescere ancora, realizzando il più grande impianto di coltivazione acquaponica d’Europa, a partire dal finanziamento ricevuto dall’UE nell’ambito del piano di sviluppo Horizon, che investe sull’innovazione tecnologica applicata al settore agricolo. Dunque, a partire dal 12 febbraio, partirà sul portale Backtowork24 una campagna di equity crowdfunding che è un invito per tutti a partecipare, acquisendo quote della società e sposando dunque i valori che The Circle porta avanti, con il plus di poter raccogliere gli utili dei successi futuri. La quota minima di partecipazione è di 400€; a partire da 20mila€, invece, si acquisiscono diritti amministrativi e di voto. Ogni investimento potrà essere detratto al 50% dalle imposte del modello F24 dell’anno corrente. Intanto, l’attività non si è mai interrotta, anche se i fatti straordinari dell’ultimo anno hanno imposto di studiare una nuova strategia.
Dalle origini, The Circle ha puntato a consolidare il rapporto con la ristorazione come primo canale di vendita, con la garanzia di fornire ai cuochi più attenti alla trasparenza delle filiera e alla qualità (anche in termini di impatto ambientale) delle materie prime un prodotto competitivo e soddisfacente. La paralisi del canale Ho.Re.Ca., che molto lentamente tornerà alla normalità, ha indotto a concentrare gli sforzi su una linea di produzione complementare, dedicata al consumatore finale. Così nasce la prima collezione di trasformati in barattolo, pesti realizzati con insalate acquaponiche, ora in vendita sull’e-shop dell’azienda. Creati in collaborazione con lo chef Alain Rosica di Belvedere dal 1933, i pesti di The Circle sono prodotti con le stesse foglie destinate alla ristorazione e hanno un elevato standard di aroma e qualità. Tre le variazioni sul tema (in barattoli da 190 gr, al costo di 6,50 euro): Rucolino (con Rucola, Ricotta e Anacardi), Oriental (con Senape, Mizuna, Spinacio Giapponese, Frutta Secca e Grana Padano), Oriental Vegano (con Senape, Mizuna, Spinacio Giapponese e Frutta Secca). Per la trasformazione i ragazzi hanno coinvolto un’azienda agricola biologica, di Moricone, All’Ombra del Cerro di Stefano Forti. I pesti sono solo il primo prodotto di una linea di trasformati che prenderà forma nel corso del 2021, tra tisane ed erbe aromatiche essiccate.
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