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Ricette

La seppia come un torrone di Gianfranco Pascucci, un antipasto per una Vigilia da “pro”. Ma occhio anche al primo

Nel menu della Vigilia Gianfranco Pascucci del ristorante Pascucci al Porticciolo di Fiumicino risfodera un geniale classico dove il mollusco diventa un boccone che sa di Natale. Ma non dimentichiamo la sua pasta col tonno…

  • 22 Dicembre, 2023

Come è profondo il mare è il nome di due capolavori italiani, della musica e dell’alta cucina. È con un omaggio alla “poesia” di Lucio Dalla che Gianfranco Pascucci, uomo di mare e chef tra i migliori della Penisola che nella sua Fiumicino promuove, sostiene ed esalta da anni la biodiversità di questo tratto di litorale – vi dice niente “periferia iodata”? – , ha intitolato il menu degustazione proposto nel suo ristorante Pascucci al Porticciolo nonché un programma televisivo e il suo primo libro di ricette.

Uno dei protagonisti di questo menu è stato proprio la seppia come un torrone, gioco di aromi e texture per la cui realizzazione – udite udite – occorrono solo un’ora di tempo e una materia eccelsa. Lo assaggiate anche se decidete di passare il cenone della Vigilia a Fiumicino, dove è uno dei piatti del percorso pensato per la sera del 24 dallo chef. In alternativa cimentatevi a casa con la ricetta di seguito, e se ci prendete gusto buttatevi senza paura sulle mezzemaniche allo stracotto di tonno rosso. Sempre by Gianfranco Pascucci.

La seppia come un torrone di Gianfranco Pascucci

Ingredienti

Per la seppia

1 seppia di buone dimensione (solo il corpo privato di pelle) | 50 gr di sale | 15 grammi di zucchero

Per il gusto torrone

30 grammi di crema di mandorle realizzata a partire da 50 gr di mandorle e 50 gr di acqua frullati e setacciati | miele d’acacia q.b. | il succo di un lime e di un mandarino | una manciata di fave di cacao | 2 nocciole tostate | zest di mandarino q.b.

Procedimento

Marinare la seppia precedentemente abbattuta per 10 minuti nella miscela di sale e zucchero, sciacquare e tamponare con cura con carta assorbente. Tagliarla sottile e riporla in frigo sotto una ventola ad asciugare per circa un’ora. Trascorso questo tempo, adagiarla in maniera armonica in un piatto, condirla con la crema di mandorle e decorarla con le fave di cacao, le nocciole e le zest di limone.

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