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Sostenibilità

Vietato buttare. Gli scarti del tè diventano borse

Wastea è un'azienda turca che lavora per trasformare gli scarti secchi dell'industria del tè in una pelle alternativa senza l'utilizzo di animali

  • 30 Novembre, 2023

I rifiuti del tè hanno poche applicazioni, in quanto il loro contenuto di caffeina è troppo elevato per essere utilizzato nei mangimi per animali o nell’industria alimentare. Inoltre, non sono adatti alla produzione di bioenergia, per cui vengono solitamente inviati in discarica o inceneriti. Nell’azienda turca Scays Group però hanno trovato il modo di utilizzare questo materiale di scarto per produrre qualcosa di utile e prezioso. Un segnale importante per l’industria della moda, e non solo, che sta da tempo studiando valide alternative ai soliti materiali.

Dagli scarti del tè al tessuto alternativo alla pelle

Wastea ha sviluppato un metodo di lavorazione per trasformare gli scarti – che comprendono steli, foglie e boccioli – in un’alternativa di pelle sostenibile che è fino al 95% a base biologica. Il materiale è disponibile in una varietà di colori e può essere utilizzato, tra l’altro, nei settori della moda, dell’automotive e dell’arredamento di interni. Un progetto innovativo che nasce in un paese che è il quarto produttore di tè al mondo, il che significa che gli scarti del tè sono una risorsa locale e quasi illimitata. Inoltre, si tratta di una coltura altamente sostenibile, poiché in queste zone viene coltivata senza pesticidi e ad altitudini elevate, dove non è necessario aggiungere acqua. Un contesto sicuramente vantaggioso quello turco dato che ben il 90% della produzione di tè viene utilizzato per il mercato interno e solo il 10% per le esportazioni, per una produzione totale che raggionge le 220mila tonnellate nella zona nord-orientale del Paese.

Se non va bene per la pelle ci si costruiscono edifici

Alcuni tipi di rifiuti di tè, però non possono essere trasformati in pelle vegana. Per utilizzarli comunque, Scays Group ha sviluppato un materiale da costruzione ecologico chiamato Wasment, prodotto macinando i rifiuti in una polvere fine e combinandoli con altri elementi come il cemento. Il materiale risultante, ancora in via di sperimentazione, sembra essere molto resistente e abbia buone proprietà di isolamento termico. Per tutto il suo upcycling, Wastea utilizza il flusso di rifiuti provenienti dalla lavorazione primaria delle fabbriche di tè, non dalla lavorazione di estrazione.

L’azienda dietro al materiale Wastea

Scays Group è specializzata nella creazione di soluzioni sostenibili e circolari per vari settori industriali. È stata fondata nel 2015 da Erdem Dogan la cui visione è sempre stata quella di trasformare i rifiuti in valore e di creare prodotti non solo funzionali e belli, ma che fossero anche etici e rispettosi dell’ambiente.

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