Festival di Sanremo n.75: si parte. Tra una battuta e l’altra, sulla sconfitta dell’Inter e l’ansia da audience, Carlo Conti si commuove in sala stampa pensando alla mamma. «Mia mamma è una donna fortissima – dice con un filo di voce, ricordando l’infanzia senza il babbo morto quando lui aveva appena 18 mesi. «Mi ha insegnato due cose importanti: rispetto e onestà. Forse anche per questo ho così tanto rispetto delle donne. Faceva un sacco di mestieri, ma non mi ha mai fatto mancare una tavola apparecchiata la sera, anche solo per noi due». Più volte, lo show man toscano ha parlato della sua infanzia con mamma Lolette Conti che, oltre a fare l’ostetrica, per tirare avanti, ha anche fatto la donna delle pulizie.
Un ricordo intimo, fatto di pasti quotidiani e affetto dimostrato attraverso il cibo, che costringono il conduttore a passare la parola con la voce spezzata. «Mi scuso per essermi commosso – dirà poco dopo – ma oggi ho una certezza: se quando avevo 18 mesi fosse morta mia mamma, invece di mio padre, probabilmente oggi non sarei qua. Non avrebbe avuto la stessa grinta che ha una donna».
Poi Conti, incalzato dal Gambero Rosso ritorna sul ricordo dell’infanzia con la madre Lolette Conti: «Non era una grande cuoca, in compenso avevo una zia, zia Edda, che sapeva cucinare un cacciucco indimenticabile. E mi raccomando – puntualizza il conduttore, da buon toscano – si dice cacciucco con due c, non come dicono taluni».
In occasione di Sanremo, però, il conduttore si “accontenterà” di uno spaghettino veloce prima di andare in onda, come ha raccontato lui stesso. Poi si aprirà il sipario sulla 75esima edizione del Festival e sui 29 big in gara: si inizia con Gaia e si finisce con i The Kolors. Tutto entro l’1.30, promette Conti.
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