Notizie / Attualità / Arriva il robot macellaio: “Estrarrà le costine di maiale come nessun umano sa fare”

Innovazione

Arriva il robot macellaio: "Estrarrà le costine di maiale come nessun umano sa fare"

Un nuovo robot sta rivoluzionando il mondo della lavorazione della carne, sostituendosi all’uomo per mansioni ripetitive e faticose.

  • 10 Aprile, 2024

L’industria statunitense del confezionamento della carne sta investendo miliardi di dollari per automatizzare lavori notoriamente difficili. Smithfield Foods, il più grande trasformatore di carne suina degli Stati Uniti, utilizza un macchinario per estrarre e separare le costine di maiale dal taglio del costato.

Il confezionamento della carne è tra i lavori più duri, sanguinosi e pericolosi nel settore. Le aziende hanno difficoltà a mantenere l’organico al completo negli impianti di macellazione della carne proprio a causa di queste difficoltà. Le condizioni sono durissime: i lavoratori sono costretti a stare in piedi per ore, esposti spesso a temperature bassissime, obbligati a sollevare pesanti confezioni di carne surgelata, o ad affettare ripetutamente le carcasse su nastri trasportatori in rapido movimento, in più con coltelli molto affilati.

Il sistema automatizzato che taglia con precisione le carni

Nell’impianto di Denison in Iowa di proprietà della Smithfield Foods, questo compito ora lo svolge un robot. Il macchinario passa otto ore al giorno a tagliare carcasse di maiale a velocità supersonica. Il lavoro della macchina svolge una duplice funzione: tagliare molte più costine di maiale per il confezionamento, e contribuire ad alleviare la carenza di manodopera dell’industria della carne.

Utilizzando una combinazione di telecamere e intelligenza artificiale per identificare le ossa e la cartilagine nei tagli del costato, il macchinario separa le costine con precisione millimetrica. A differenza di quanto accade in Italia, negli Stati Uniti dal costato intero vengono ricavati due diversi tagli di costine: le baby back ribs e le spare ribs. Il macchinario è in grado di tagliare centinaia di pezzi di ciascun taglio all’ora, con grande precisione.

Robot vs macellaio umano

Secondo i funzionari dell’azienda, questa nuova tecnologia non solo velocizza la produzione, ma aiuta anche a limitare gli sprechi di carne lasciata sull’osso, sollevando al contempo i lavoratori da uno dei compiti manuali più impegnativi del settore. L’automazione consente di riassegnare i turni con mansioni più consone, come l’ispezione e la vigilanza della qualità degli alimenti.
Naturalmente, c’è chi teme che questa tecnologia possa portare alla perdita di posti di lavoro. Keller Watts, Chief Business Officer di Smithfield Foods, ha dichiarato che l’azienda, che impiega circa 35mila dipendenti, intende utilizzare l’automazione per riassegnare circa 500 lavoratori all’anno. Non c’è la possibilità che l’automazione possa sostituire i lavoratori o portare a licenziamenti, principalmente perché il turnover negli stabilimenti è già alto e l’obiettivo è quello di spostare i lavoratori in ruoli più qualificati e difficili da riempire.

I robot-macellai che sono capaci di tagliare a metà un’intera carcassa di maiale o affettare con cura la carne delle costine, hanno i loro limiti. Le operazioni di lavorazione completamente autonome sono ancora lontane e i computer per la scansione delle carcasse non sono ancora in grado di eguagliare la capacità dei macellai umani di smontare e disossare le carcasse di bovini e suini più grandi, specie fra gli esemplari che differiscono leggermente per forma e dimensione. Staremo a vedere.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...
Arriva il ro...
Random24

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati

La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

In edicola

No results available

Reset

No results available

Reset