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Ristorazione dopo il Coronavirus: parla chef Massimo Riccioli

Creatività, disponibilità a cambiare, voglia di imparare le novità e accogliere nuove sfide. E anche intenzione di investire. Una bella video intervista al celebre chef romano di fronte al Pantheon.

Nuove tecniche per gestire il take away in queste strane settimane, i preparativi per la riapertura, l’idea di fare servizio di personal chef, trasformarsi in ristorante-bottega e altri spunti, farsi vedere e non fermarsi mai anche al di là del business. Spunti che ci confermano come i grandi imprenditori della ristorazione, anche quelli che sono sulla breccia da 10 anni, non si siano mai fermati in queste settimane. Creatività, prove, rischi, idee: quasi nessuno è rimasto immobile e annichilito. E allora eccolo Massimo Riccioli: “Speravo di essere sfiorato da tutte queste tecnologie e di non essere coinvolto, ma alla fine visto che è necessario si impara!“.

Chi è Massimo Riccioli

Abbiamo incontrato il grande chef romano, principe della cucina di pesce con la sua Rosetta, in una Roma surreale una settimana fa, ancora in quasi-lockdown. Niente turisti e centinaia di cittadini che sciamano in bici. Cinquant’anni di carriera all’insegna dello spirito di accoglienza, ristorazione, qualità e capacità di adattamento condensati in un quarto d’ora di videointervista nel cuore del cuore di Roma. E poi grande lucidità e corretta dose di cinismo romano: “Io sono il primo ad adattarmi, ma se ci sono le possibilità; viceversa sono il primo a tirarmi indietro“.

a cura di Massimiliano Tonelli

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