Approvato da progettisti e comitati, finalmente, quello che si propone di essere la nuova icona architettonica di Londra: una struttura mastodontica disegnata dalla Foster and Partners, gli stessi del Bloomberg e della Great Court, il cortile interno del British Museum. Si chiama The Tulip, per via della forma che ricorda un grande tulipano, ed è un progetto discusso più volte nel corso dell’ultimo anno, che finalmente prenderà vita, andando ad aumentare il numero di ristoranti a Londra.
Che gli inglesi amino i piani alti, e in generale i progetti in grande, non è una novità: c’è The Shard di Renzo Piano, il grattacielo del 2012 a London Bridge (al tempo il più alto d’Europa) con tanto di ristorante, Aqua, e poi il Millennium Bridge, il ponte pedonale sospeso costruito nel 2000 che collega la zona di Bankside con la City, e il Crossrail, metropolitana veloce e una delle più grandi opere infrastrutturali d’Europa (l’apertura dell’intera linea è prevista per il prossimo autunno).
The Tulip, Londra
The Tulip si inserisce perfettamente nel filone di queste strutture di impatto visivo: il cantiere dovrebbe iniziare il prossimo anno e l’inaugurazione è, al momento, prevista per il 2025. A commissionare l’architettura, depositata a nome della Bury Street Properties (Luxembourg), Safra Group, un network internazionale composto da istituti bancari privati e holding di investimento.
Uno spazio culturale e turistico, non lontano da The Gherkin (nome ufficiale: 30 St Mary Axe), opera di Norman Foster inaugurata nel 2004. Progettato nei dintorni, The Tulip si propone di essere il secondo edificio più grande dell’Europa occidentale, con un’altezza di 305,3 metri.
Un progetto definito “davvero unico” dalla City of London Corporation (l’ente di governo della City of London), in grado di incrementare ancora di più il numero di visitatori. Naturalmente, non può mancare un ristorante, previsto proprio all’interno della protuberanza finale, il “bocciolo”. Una autentica torre turistica che a Londra, pur ormai dotatasi nella City e non solo di mirabolanti grattacieli, mancava.
Un locale che diventerà, quindi, il ristorante più alto della città, con angolo wine bar e reparto dedicato ai cocktail. Al momento, non trapelano altre informazioni circa il fronte gastronomico, ma siamo certi che l’offerta verrà studiata su misura e sarà all’altezza delle aspettative (proprio come l’Aqua del The Shard e il Searcys del The Gherkin).
Nel frattempo, si attende con ansia l’inizio dei lavori. “The Tulip è in pieno spirito di Londra”, ha dichiarato Norman Foster ad Archdaily, “una città progressista, che guarda avanti. Offrirà benefici a londinesi e turisti, oltre a essere una potente risorsa formativa per le future generazioni”.
a cura di Michela Becchi
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