Nel giro di poche ore sia la Francia che la Germania hanno deciso di inasprire le misure di confinamento per rispondere al contagio: ristoranti chiusi in entrambe le nazioni europee. Se la sono presa non poco i ristoratori italiani quando qualche giorno fa hanno scoperto di dover chiudere a partire dalle 18. Ma le restrizioni che sono apparse così ingiuste ai più potrebbero risultare semmai piuttosto permissive se paragonate alle misure dei più vicini paesi europei appena promulgate. Da punitivo che sembrava, il Dpcm del 24 ottobre apparirà soft sebbene ne Merkel ne Macron abbiano deciso per un lockdown durissimo lasciando aperte scuole e attività industriali.
La Francia si trova a fronteggiare una crescita dei contagi che appare davvero fuori controllo. Le persone certificate positive superano le 40mila al dì, i morti superano alle volte i 500 in 24 ore e svariate centinaia sono i cittadini della République che hanno bisogno di cure intensive e di ventilazione polmonare ogni giorno. “Siamo sommersi dall’epidemia” ha ammesso Emmanuel Macron annunciando misure che invitano i cittadini a stare a casa e indicando la chiusura “fino almeno a inizio dicembre” per tutti gli esercizi commerciali che ospitano pubblico. Il confinamento francese inizierà questo venerdì 30 ottobre. “Sono pronti fino a 10mila euro al mese” di rimborsi per gli esercizi che dovranno restare chiusi, ha anticipato l’Eliseo, sulla scia di quanto fatto immediatamente in Italia col Decreto Ristoro.
Più soft il lockdown annunciato da Angela Merkel in Germania e previsto a partire dal prossimo lunedì 1 novembre per un mese. Resteranno aperti i negozi con tutte le precauzioni, ma dovranno chiudere bar e ristoranti. Anche qui del tutto, non con la possibilità di restare aperti fino al pomeriggio come sta avvenendo (ancora per quanto?) in Italia. Tutti gli esercizi costretti a chiudere però avranno il 75% del fatturato medio di novembre grazie ad uno stanziamento governativo subito approntato di oltre 10 miliardi di euro. “Meglio restare aperti fino alle 18 ma prendere piccoli ristori o meglio chiudere del tutto come i fratelli francesi e tedeschi ma avere rimborsi superiori?” penserà qualche ristoratore italiano…
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