Alessandro Ruver ha 29 anni e un bel po’ di contenuti da raccontare: l’ultimo lustro lo ha passato al fianco di Gabriele Bonci che, oltre ad essere stato un maestro, lo ha fatto innamorare dell’arte bianca. Da qualche mese ha aperto a Roma la sua bottega, a pochi passi dal Circo Massimo, nella quale mette in pratica un’idea di pizza in teglia basata su tecnica fina e un paniere attento di prodotti.
L’apertura del piccolo locale, al civico 46 di viale dell’Aventino, è stata diluita nel tempo, a causa di lungaggini burocratiche che per mesi hanno impedito di avviare a pieno ritmo, ma in questi mesi Alessandro Ruver ha avuto modo di prendere le misure con un quartiere che, di giorno, è in pieno passaggio di un pubblico internazionale, tra i turisti e i lavoratori del colosso della Fao, dirimpettaia della pizzeria; mentre di sera sono i residenti a gradire l’asporto dei tranci leggeri e croccanti in tante golose combinazioni. La proposta, appunto, è al trancio (non al taglio), con le teglie già porzionate: da qui l’insegna “teglia frazionata”.
La bottega ha il cuore in un piccolo bancone che mette in mostra quella che possiamo definire la new wave della pizza in teglia nella Capitale. Si torna, nella forma, al passato, con una pizza sottilissima e croccante, ma le tecniche, i condimenti e la loro qualità parlano invece la lingua del presente: ogni ingrediente è scelto con attenzione al buono e al sano e, nell’abbinamento dei sapori, si punta tanto sulla golosità e sull’omaggio al comfort food. Dal pomodoro campano Gerardo di Nola alle farine bresciane di Giorgio Belotti, dalle verdure de La Piana di Alsium di Ladispoli all’olio extravergine umbro di Flaminio, le ottime materie prime si sposano alla grande con un impasto che matura il giusto e dà vita a una pizza leggera e digeribile.
Ruver parte da una rosa di gusti classici, tra cui l’ottima patate e mozzarella, dalla semplicità sublime. L’offerta, però, cresce di giorno in giorno, con intingoli più elaborati e basati tutti su cotture al forno: profumata la pizza con frittata di cipolle, come quella con gambi di pleurotus e guanciale. Alcune delle proposte sono già un cult: tra queste, la monumentale teglia al ragù di Chianina (anch’esso cotto al forno), che, scommettiamo, Alessandro non riuscirà più a togliere dal banco.
Ruver Teglia Frazionata – v.le dell’Aventino, 46 – Roma – instagram.com/ruver_tegliafrazionata
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