In via Gaudio 61, a Sanremo, c’è sempre stata la pizzeria – trattoria Al Sessantuno: forno a legna con tanto di Pulcinella nel logo, non c’è spazio per i dubbi sulla napoletanità della proposta. Da qualche giorno l’insegna sanremese ha subito un evidente restyling, ma solo temporaneo: è una sorta di pop up da Festival che ha trasformato il locale in Pizza Geolier. Il logo, bianco e azzurro – anche qui senza adito a dubbi, l’ispirazione è ai colori di Napoli ma anche un po’ di Sorbillo – racchiude un Geolier in formato fumetto. E via Gaudio addobbata come i Quartieri Spagnoli da festoni con i titoli, in un laconico napoletano, delle canzoni di Geolier, come “M’manc”.
Ma le pizze del rapper arriveranno anche a Napoli, Roma e Milano. La formula, scelta dal musicista di Secondigliano con l’etichetta discografica Warner e in collaborazione con Deliveroo, è quella del temporary shop. Dunque, nasceranno delle pizzerie momentanee in collaborazione con locali preesistenti nelle diverse città.
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Geolier, rapper di Secondigliano, all’anagrafe è Emanuele Palumbo: il suo nome d’arte in francese vuol dire “secondino”, come vengono chiamati gli abitanti del quartiere napoletano, si fregia di aver portato nel giro di qualche anno le sue canzoni in napoletano in cima alle classifiche. E ora anche all’Ariston con l’inedita “I p’ me, tu p’ te”, che ha fatto storcere il naso a molti, dato che l’uso del dialetto partenopeo è lontano dal purismo cui ci ha abituato la canzone napoletana classica.
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Nella pizzeria sanremese un qr code riprodotto sull’insegna traghetta verso una pagina di riproduzione del brano in gara al Festival di Sanremo, tutto parte della strategia promozionale del rapper curata dalla sua casa discografica, Warner Music Italia, della quale è entrato a far parte nel maggio 2023. Il menu – che è spuntato anche sulle piattaforme di delivery – contiene i classici della pizza napoletana (da 4.20 a 11.60 euro), con qualche riferimento alle canzoni e all’universo del cantante: così la I p’ me, tu p’ te è la salsiccia e friarielli, la Secondigliano in realtà è la Marinara, la Geolier è la Margherita con bufala, e la Il Coraggio dei Bambini – chissà se c’è dell’ironia – la würstel e patatine.
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