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Ecco cosa si mangia da Pepèn, la storica paninoteca parmense che ha aperto a Milano

Spacca e Carciofa arrivano in città: Pepèn, la storica paninoteca di Parma, da qualche mese ha aperto una sede a Porta Venezia

  • 02 Gennaio, 2025

Le saracinesche si sono alzate da pochissimo, ma Pepèn ha conquistato in fretta il suo spazio. In via Malpighi 2, proprio sotto la celebre casa Galimberti, ci si può già imbattere nella tipica folla di avventori che caratterizza questa insegna nella sua città d’origine, Parma. Il motivo? La carciofa (nella foto di apertura), le polpette e i panini farcitissimi.

Pepèn, un’istituzione a Parma

Sono più di 70 anni che Pepèn sfama generazioni e generazioni di parmigiani. Qui si fa la fila e si aspetta, poi probabilmente non ci sarà posto e il panino lo si dovrà mangiare in piedi, ma questo non è un problema per nessuno, né per i locals né per i turisti. Anzi, godersi una carciofa calda seduti su una panchina in una giornata di sole è un’esperienza 100% parmigiana.

La storia di Pepèn inizia nell’immediato dopoguerra, nel 1946, quando si chiamava Bar Franco: questo non era il nome del proprietario, ma si riferiva al costo di un pasto, cioè un franco. Pepèn era invece il soprannome del fondatore Giuseppe Clerici, che insieme a sua moglie Lidia trasformò questo piccolo bar nel centro storico di Parma in una paninoteca moderna, una vera rivoluzione per i tempi. Dal 1953 inizia a servire panini creativi, pizze al trancio e tartine sfuse, ideando prelibatezze che ancora oggi brillano nell’immaginario di tutto il parmense. E oggi pronte ad appassionare anche la città di Milano.

L’avventura milanese e il menù di Pepèn a Milano

Panino con pesto di cavallo – credit Instagram @pepenofficial

Dal 1962 la gestione di Pepèn cambia e oggi sono Stefano e Matteo Ferrari, Riccardo Meneguz e Barbara Peschiera a portare avanti la ormai tradizione di famiglia. Per la sede di Milano si sono uniti a loro anche Cristiano Corà (e la sua esperienza quarantennale con l’enoteca N’Ombra de Vin) e Camillo Carmignani Tirelli, originario di Parma.

L’atmosfera è la stessa della sede originale, il locale è raccolto, un paio di posti a sedere all’interno e un dehors con qualche tavolino. Il menù fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i parmigiani trapiantati a Milano: al bancone si possono infatti ordinare tutti i grandi classici, a partire dal primo panino in assoluto preparato da Pepèn, lo Speciale, farcito con prosciutto cotto, maionese fatta in casa e giardiniera; poi l’immancabile Pesto di cavallo e il celeberrimo Spaccaballe, con arrosto di maiale, ketchup, pomodoro, insalata, maionese e salsa piccante. Si può scegliere di gustare questi abbinamenti in un panino, nel pan carrè o nelle focaccine, modificando a gusto le salse, tutte realizzate in casa. Solo di venerdì sono disponibili i panini di pesce, come il Pesce misto con carpacci di polpo, pesce spada, tonno affumicato e gamberi.

Panino Spacca – credit Instagram @pepenofficial

Infine le specialità che più ripagano l’attesa: le Palle di carne, ovvero polpette di carne con aggiunta di maionese e salsa piccante, e la Carciofa, una torta salata con un ripieno di tortelli rivisitato, a base di carciofi, spinaci, ricotta, Parmigiano Reggiano e mortadella. Praticamente la storia di Parma racchiusa in un godurioso boccone.

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