L’Europa ha tutta l’intenzione di prendere seriamente l’approccio ai cibi del futuro, tanto che la Commissione europea ha incaricato l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma) di aggiornare le linee guida su come preparare e presentare le domande per commercializzare nuovi alimenti nell’Ue. Si tratta di una sorta di integrazione delle procedure già esistenti, in vigore dal 2018, a fronte di nuovi prodotti che presto si affacceranno nel mercato europeo, come nel recente caso della start up francese Gourmey e del suo foie gras da carne coltivata. Come dichiara l’Efsa questi aggiornamenti si applicheranno a tutte le domande di autorizzazione di nuovi prodotti alimentari presentate alla Commissione europea a partire da febbraio 2025.
Come spiega Ermolaos Ververis, addetto scientifico dell’Unità “Nutrizione e innovazione alimentare” all’Efsa, la richiesta di aggiornare le linee guida sulle modalità di preparazione e presentazione delle richieste di commercializzazione nell’Ue per i “novel food” è arrivata direttamente dalla Commissione europea. A essere rivisitate sono sia la guida scientifica, nella quale si descrivono le informazioni di carattere scientifico che i richiedenti devono fornire, sia la guida amministrativa nella quale viene spiegata la procedura di presentazione delle domande. La nuova impostazione delle linee guida punta a rendere più efficiente la valutazione del rischio da parte delle aziende e nel complesso fornisce maggiori dettagli soprattutto per quanto riguarda i requisiti scientifici dove sono state notate alcune lacune negli ultimi sei anni.
Chiunque richieda l’approvazione di un nuovo prodotto alimentare è tenuto e fornire i dettagli sul processo di produzione, sulla composizione e sugli usi proposti. Queste informazioni devono essere inoltre integrate da informazioni sul consumo previsto per l’alimento, sulla storia del suo utilizzo e dati circa la sua sicurezza tra cui il modo in cui l’organismo elabora l’alimento, la sua tossicologia, aspetti nutrizionali e potenziali allergeni. Questo aggiornamento dovrebbe contribuire a snellire il processo di presentazione delle domande rendendo più chiari i requisiti e riducendo l’eventualità di informazioni mancanti, con la premessa che l’accuratezza del processo di approvazione è un elemento imprescindibile e prioritario.
A partire dal 1 gennaio 2018 la procedura per presentare la richiesta di approvazione di un “nuovo cibo” sul mercato europeo necessita di una presentazione di richiesta di autorizzazione alla Commissione europea. Dopo averne verificato la validità, la Commissione europea la mette a disposizione degli Stati membri e incarica l’Efsa di una valutazione scientifica. Successivamente l’Autorità emette un parere entro sei mesi dal ricevimento di una richiesta ritenuta valida.
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