“Questa è stata ed è proprio un’annata difficile per l’agricoltura e per le olive in particolare: per questo puntiamo a rilanciare e spingere sul valore dell’olio extravergine di oliva che, non solo è buono e fa bene, ma è un prodotto fondamentale per le nostre colline e per la bellezza del nostro territorio. Vogliamo far sì che l’olio sia dentro anche al circuito del turismo: una sfida che la Toscana deve portare avanti per farne un elemento di attrazione come è stato per il vino”. Così l’assessora della Toscana all’Agroalimentare, Stefania Saccardi, ha presentato l’accordo tra Toscana Promozione turistica e Città dell’Olio per spingere sull’oleoturismo e realizzare un piano di potenziamento della presenza dell’extravergine nei circuiti del turismo regionale. “Abbiamo fatto la legge sull’oleoturismo, non a caso i frantoi stanno diventando sempre più luoghi belli e di possibile destinazione turistica come le cantine – spiega Saccardi – Se riusciamo a far capire quanto il nostro olio sia un prodotto di qualità, ci potremo avvicinare sempre di più ai risultati che per la nostra regione ottiene il vino”.
L’accordo dà il via a un progetto pilota strettamente connesso con “Vetrina Toscana” che, grazie alla collaborazione degli assessorati all’agricoltura e al turismo e al sistema camerale, consente di sviluppare un’offerta turistica collegata alla tradizione culinaria e alle eccellenze delle produzione regionale: azioni che rispondono anche alla tutela dei paesaggi, allo sviluppo sostenibile, soprattutto delle aree interne grazie al turismo, puntando sul rilancio delle produzioni e sulla conoscenza della qualità dell’olio extravergine di oliva, con i suoi benefici per la salute e il suo corretto uso in cucina L’accordo-quadro prevede azioni di co-branding da realizzare presso ristoranti, botteghe, aziende di produzione e trasformazione, creando efficaci sinergie in comunicazione e puntando alla creazione di un modello di “turismo dell’olio” poi replicabile per il mercato nazionale e internazionale.
“L’accordo che abbiamo firmato oggi è un passaggio ulteriore perché Vetrina Toscana consolidi il suo nuovo approccio che lega tutto il mondo delle produzioni agricole e dell’enogastronomia toscana al viaggio – afferma Leonardo Marras, assessore regionale al Turismo – Il fatto che si possa stringere un’intesa di questo genere ci consolida, e rafforza questa traiettoria che Vetrina Toscana intende perseguire con grande attenzione fin dai primi passi che abbiamo fatto”. Non è un caso – spiega l’assessore –che l’associazione Città dell’Olio sia nata proprio in Toscana. Anche se in realtà l’associazione è nata fisicamente a Larini in Molise e ha stabilito a Siena, nella Villa Sansedoni, la sua sede nazionale.
Sono 462 i comuni aderenti alle Città dell’Olio, 58 sono quelli toscani. L’Associazione ha in programma eventi nazionali che verranno sviluppati in Toscana, da ora in avanti, con un’azione congiunta. Tra questi, la “Camminata tra gli olivi”, la “Merenda nell’oliveta”, “Olio in cattedra”. Inoltre, un concorso nazionale sul turismo dell’olio ha già consentito di selezionare centinaia di proposte, in gran parte toscane. Tra queste, il recente itinerario tra gli olivi delle mura di Siena: gli stessi visibili nell’affresco del Buongoverno del Lorenzetti. Iniziativa , che ha richiamato un numero importante di partecipanti.
“Siamo molto orgogliosi e soddisfatti di questa preziosa partnership che ci darà l’opportunità di unire le forze per promuovere l’oleoturimo in Toscana – afferma Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio – Ora ci sono le basi per procedere bene verso il legame tra turismo, agricoltura e territori. Questo può essere un modello da seguire replicabile in altre regioni anche per il ruolo di coordinamento delle regioni italiane in materia di turismo enogastronomico che la Toscana che per delega del Governo”.
“L’oleoturismo a livello nazionale è diventato un fenomeno crescente – afferma Francesco Tapinassi, Direttore di Toscana Promozione Turistica – I dati dell’Osservatorio ci confermano che il turista contemporaneo è sempre più alla ricerca di esperienze nuove che possano integrarsi con altre motivazioni di viaggio, è un turista che è consapevole e che cerca elementi concreti di tipicità che nel caso di cui parliamo oggi, l’olio, hanno il vantaggio anche di essere organizzati turisticamente. L’olio è un grande prodotto che ci divertiremo a raccontare soprattutto con l’idea di contribuire alla delocalizzazione del flusso turistici e contemporaneamente al mantenimento dell’elemento distintivo principale di questa regione che è il paesaggio connotato da un’idea di base bellezza che è pervasiva rispetto alla scelta dell’uomo”.
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