Un weekend di fine maggio, un assaggiatore esperto portavoce dell’olio di qualità in Italia, un borgo suggestivo, un’azienda di livello e degustazioni in compagnia. È ciò che è successo durante il fine settimana del 29 e 30 maggio 2021, grazie a Giulio Scatolini, capo panel delle degustazioni per la guida Oli d’Italia del Gambero Rosso, grande conoscitore della materia ma prima tutto appassionato. Un amante dell’olio che non smette di ricercare l’eccellenza e promuoverla con eventi, laboratori, giornate di formazione, corsi e quel pizzico di poesia necessaria anche in un settore così tecnico. L’ultima degustazione organizzata è stata Olio e rose all’azienda agraria Marfuga di Campello sul Clitunno, in provincia di Perugia, che con il suo monocultivar di moraiolo biologico L’Affiorante si è guadagnata le Tre Foglie nell’edizione 2021 della guida Oli d’Italia.
Un modo per ripartire dopo l’emergenza sanitaria, che ha messo dura prova il settore gastronomico, che anche grazie a eventi del genere riusciva ad arrivare al grande pubblico, radunando la nicchia di appassionati e facendo cultura sul prodotto. Ad accogliere i consumatori, la struttura di Francesco Gradassi, concepita proprio come uno show room aperto tutto l’anno, uno spazio di condivisione dove consumatori e turisti possono fermarsi per imparare qualcosa in più sull’argomento. E che questa volta si è profumato non solo degli aromi dell’oro verde ma anche dei petali di rosa: “Abbiamo abbinato le rose meno profumate, le rosse, con oli leggeri e delicati, mentre la rosa bianca Naomi, con sentori di miele ed essenze aromatiche, con gli extravergine più intensi”, ha spiegato Giulio.
Un’esperienza sensoriale unica nel suo genere, in grado di “moltiplicare le sensazioni positive dell’assaggio”, e soprattutto cambiare i descrittori “di un prodotto spesso giudicato nei panel test solo per difetti”. Una degustazione diversa dal solito, più complessa e stimolante, che abbraccia diversi ambiti e crea nuovi livelli olfattivi, possibili abbinamenti e ricordi. Ma soprattutto una due giorni di assaggi intensi, creativi (svolti secondo le norme di sicurezza per il Covid-19) che mostra tutto il potenziale dell’oleoturismo in Italia, un campo da approfondire e sviluppare a cominciare da questo momento in cui la vita sembra tornare gradualmente alla normalità. “In questo frantoio che per ospitalità, innovazione e qualità degli eventi è un frantoio culturale, vogliamo prendere spunto proprio dalle rose per celebrare la nuova stagione per il rilancio del turismo enogastronomico”.
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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