Notizie / Attualità / “Come capire se una mucca sta bene? Chiedetelo a lei”. Il ministro Lollobrigida fa infuriare vegani e animalisti

Allevamenti

"Come capire se una mucca sta bene? Chiedetelo a lei". Il ministro Lollobrigida fa infuriare vegani e animalisti

Dopo aver dichiarato che gli animali non sono essere senzienti, il ministro dell'Agricoltura torna a far arrabbiare i vegani con nuove teorie sugli allevamenti

  • 20 Maggio, 2024

Vi siete mai chiesti se gli animali negli allevamenti sono felici? C’è un metodo semplice, basta «chiederlo direttamente a loro». È il suggerimento del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per verificare il benessere animale nelle aziende agricole. «Se si avvicinano all’uomo senza timore», ha scritto in un post su Facebook, «significa che lo considerano un loro amico».

Lollobridiga e gli animali negli allevamenti

Il post finisce con l’hashtag #qualità e l’immancabile emoticon della bandierina tricolore. Sotto, una pioggia di insulti da parte della comunità vegana e non solo: dopo essere rimasto scioccato dal documentario Food for Profit, ed essersi affrettato a specificare che «non tutti gli allevamenti» sono così, il ministro scivola su un tema molto caro agli animalisti. Anche a Pescara, in occasione della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, si era espresso sul mondo animale generando diverse polemiche: «L’uomo è l’unico essere senziente, non ce ne sono altri. Sono tutti importanti, animali e piante, tutti. Ma l’uomo è una cosa diversa, è l’unico che può avere dei dati scientifici che permettono all’ecosistema di riequilibrarsi». Eppure, l’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea la pensa diversamente, dichiarando che gli animali sono eccome essere senzienti, perché dotati di un sistema nervoso, in grado di provare dolore, oltre che emozioni.

Le risposte dei vegani

Tra le repliche de vegani, che sottolineano la drammaticità delle affermazioni di Lollobrigida, la più divertente è quella di Coatta Vegana, content creator ironica e schietta, che ricorre al dialetto romano e ai modi di dire più popolari per fare una grande informazione sull’antispecismo. Al ministro ricorda che la mucca, tanto per cominciare, è ingabbiata, e soprattutto è stato lui ad avvicinarsi, mettendosi proprio in mezzo tra lei e il cibo: cos’altro poteva fare per mangiare se non sporgersi vicino a lui?

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati

La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

In edicola

No results available

Reset

No results available

Reset