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È morto Giuseppe Vicenzi, il papà dei savoiardi che ha reso grandi i biscotti italiani

È morto nella notte di ieri 24 marzo, aveva 92 anni. Una vita di successi tra la storica impresa di famiglia – diventata gruppo con l’acquisizione dei brand Grisbì e Mr.Day dalla Parmalat – e la Scaligera Basket

  • 25 Marzo, 2025

Una vita dedicata a due grandi passioni: i dolci e la pallacanestro. Una lunga vita di successi e traguardi raggiunti nel corso di 92 anni, fino alla sua morte avvenuta nella notte di ieri, 24 marzo. Giuseppe Vicenzi era l’anima di una delle più importanti industrie dolciarie italiane (i suoi savoiardi sono entrati in una classifica del Gambero Rosso). Negli anni ’60, poco più che trentenne (era nato nel 1932), aveva preso le redini dell’impresa di famiglia, fondata nel 1905 dalla nonna Matilde a San Giovanni Lupatoto, Verona, e l’aveva trasformata in un’azienda leader del settore, ma già all’età di 5 anni incartava i biscotti arrivando al tavolo grazie al rialzo messo sotto i piedi dal papà Angelo. Nel 2021 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal presidente Sergio Mattarella.

Giuseppe Vicenzi era un imprenditore eclettico e di large visioni. Il suo sogno da quando ha messo piede in azienda: trasformare l’attività artigianale di famiglia in un’importante industria specializzata in prodotti da pasticceria. È grazie a lui se la bottega creata da Matilde Venturini in Vicenzi è oggi un gruppo dolciario con tre brand (oltre a Matilde Vicenzi, Grisbì e Mr.Day, acquisiti dalla Parmalat nel 2005), tre stabilimenti produttivi (due nel Veronese, a San Giovanni Lupatoto e a Bovolone, e uno a Nusco, Avellino), 15 linee produttive, oltre 370 dipendenti e un export che nel 2015 ha toccato quota 110 Paesi in cinque continenti.

Giuseppe Vicenzi
L’imprenditore veronese, noto come “re dei biscotti”, anima dell’azienda che ha legato il suo nome ad amaretti, savoiardi e sfogliatine, era famoso anche per essere stato patron della Scaligera Basket, insieme al fratello Mario, portando la pallacanestro veronese dalla serie D ai vertici in Italia (Coppa Italia 1991, Supercoppa 1996) e in Europa (Coppa Korac 1998), cedendo poi la società nel 2000 e rimanendo nella Scaligera con il ruolo di presidente onorario. A Verona lo ricordano anche per la sponsorizzazione, dal 1980 al 2024, del Festival Lirico dell’Arena di Verona, e il supporto alle iniziative teatrali della città. Un lutto nel mondo industriale italiano del food, dello sport e della cultura scaligeri.

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