Era conosciuto dai latini come ficus carica, e Plinio il Vecchio già al tempo lo decantava come migliore prodotto per le essiccazioni: il fico dottato è uno dei simboli del Cilento, da gustare secco in purezza oppure farcito con mandorle o ricoperto di cioccolato. Specialità immancabile durante le feste natalizie, si tratta in realtà di una prelibatezza da assaporare in ogni stagione come spuntino o per concludere un pasto. Tante le botteghe specializzate nella produzione di fichi secchi ma, fra tutte, è Santomiele a distinguersi per il lavoro certosino e il gusto estetico spiccato: Antonio Longo e Corrado Del Verme hanno saputo trasformare questo semplice ingrediente in una vera perla rara, molto richiesta anche dagli chef.
Fichi dottati
Un’azienda nata in principio come antico frantoio, oggi realtà di nicchia immersa in un ambiente elegante e curato, la cui produzione è tutta incentrata sulla qualità, i ritmi lenti e cadenzati di una volta che scandiscono ogni fase di lavorazione. In molte delle ricette, infatti, i fichi vengono sbucciati singolarmente e cotti lentamente al forno. Le varianti sono tantissime, una più golosa dell’altra: il classico al naturale con la buccia oppure il fico bianco sbucciato prima dell’essiccazione; polposo, con buccia sottile e semi piccoli il primo, bianco, spiccatamente dolce e molto aromatico il secondo.
È proprio questa azienda d’eccellenza a creare il primo contest incentrato sui fichi, MondoSantomiele, un concorso sul fico dottato pensato per fare luce sul legame tra cibo ed emozioni, arte e tavola, territorio e cultura. “Coltivare, trasformare e reinventare i fichi. Anche attraverso l’Arte e l’interpretazione di Artisti di valore”, questo il motto del duo alla guida dell’azienda, spesso definita la “gioielleria del fico”.
Il progetto, infatti, nasce proprio dall’incontro con l’artista dei dolcigioiello Anna Gardu, recentemente premiata come “Donna sarda dell’anno 2018”, che ha interpretato il fico Santomiele realizzando una nuova linea di fichi sbucciati, lavorando con pasta di mandorle sarda, glassa e aromi naturali del suo giardino. La sua selezione Ho’Oro comprende fichi decorati a mano singolarmente dall’artista, con ghiaccia, albume e zucchero.
Le regole della competizione sono semplici: ogni anno, un artista può proporre la sua interpretazione di fico Santomiele, scegliendo quali prodotti valorizzare, se i fichi secchi, i fagottini, i filetti o altri. Per partecipare, basta presentare la propria idea all’azienda, che selezionerà le creazioni migliori. “MondoSantomiele non è solo creatività e interpretazione del singolo: è un progetto che apre le braccia al mondo per condividere insieme ai figlovers le emozioni, le storie e la bellezza”.
a cura di Michela Becchi
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