Madrid Fusión come ogni anno trasformerà la metropoli castigliana nella capitale mondiale della gastronomia, dove per tre giorni arriveranno centinaia di chef da tutto il pianeta. E quest’anno il super congresso spagnolo celebra la maggiore età con un cambio di padiglione per esigenze di spazio. Sono infatti previsti più di 13mila visitatori.
Sarà dedicata alla “Cocina esencial, la sencillez meditada” la prossima edizione di Madrid Fusión, il congresso gastronomico che dal 13 al 15 gennaio 2020 torna per il diciottesimo anno nella capitale spagnola, questa volta presso il Padiglione 14 della fiera di Madrid. Sarà l’Auditorium a riunire per le tre giornate i migliori chef di Spagna (e non solo) chiamati a discutere delle ultime tendenze e approfondire tanto la cucina della semplicità quanto l’intelligenza artificiale come alleata del settore dell’ospitalità del futuro e del neuro marketing gastronomico per conoscere le preferenze dei commensali (ne abbiamo parlato anche noi nel magazine di maggio 2019).
Più di cento gli chef in arrivo. Giocano in casa Albert Adrià (El Barri), Dabiz Muñoz (DiverXo), Josep Roca (El Celler de Can Roca, España), Elena Arzak (Arzak, España) e una moltitudine di nomi della vecchia guardia e del nuovo corso che coesistono nella variegata costellazione gastronomica della penisola iberica (il 14 gennaio verrà anche decretato il “Cocinero revelación”).
Foto di Alberto Blasetti
Dalla Russia arrivano i twins Berezutskiy per parlare di fermentazione, da San Pietroburgo i fratelli Artem e Alexei Grebenshchikov, da Londra Jeremy Chan per mostrare la maturazione della carne. Ci saranno anche chef provenienti da Colombia e Cina, e i salentini Isabella Potí e Floriano Pellegrino (Bros, Lecce) chiamati a parlare di identità e purezza. Novità di quest’anno è il Madrid International Pastry, un congresso collaterale dedicato a pasticceria, panetteria e cioccolato, dove interverrà anche Angel Leon con il “Dessert del mare”.
Gli interventi si protrarranno da mattina a sera tra l’Auditorium e la Sala Polivalente che accoglierà incontri, approfondimenti e concorsi tematici, come il curioso contest dedicato ai bocados di formaggio, il Concorso del panino d’autore o quello dedicato alle tapas con ingredienti italiani. Enofusión sarà invece l’area destinata al vino e alla cultura enologica.
Ma la notizia che inorgoglisce la cucina italiana è il premio “Cook of the Year Award” consegnato a Niko Romito del ristorante Reale di Castel di Sangro, in coerenza con la tematica di questa edizione “Cocina esencial, la sencillez meditada”. Per comprendere la cucina dello chef abruzzese – primo da un po’ anche sulla nostra Guida ristoranti – vi consigliamo di leggere i 10 concetti grazie ai quali Niko Romito per noi è il numero uno degli chef italiani: non a caso, Romito, presente sul palco di Madrid, mostrerà al pubblico quanto sia emozionante la semplicità. Appuntamento martedì 14 gennaio alle 14.30 in Auditorium. E ovviamente non vediamo l’ora di ascoltarle la sua lezione.
a cura di Annalisa Zordan
foto di apertura di Alberto Zanetti
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