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Lo stop alla carne coltivata è quasi legge, Mattarella firma il ddl. Ma l'Europa può bloccare tutto

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato il disegno di legge approvato dal Parlamento il 16 ottobre scorso. Ma l'Unione europea può ancora fermare la legge del Governo Meloni, la prima al mondo a imporre il divieto di produzione e ricerca sull'agricoltura cellulare

  • 01 Dicembre, 2023

Il divieto di vendere, importare e di produrre la carne coltivata entra in vigore. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato il disegno di legge approvato dal Parlamento il 16 ottobre scorso. Manca la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, per la quale probabilmente si dovrà attendere ancora qualche settimana, dopodiché il ddl entrerà effettivamente in essere. Ma l’Unione europea può ancora fermare la legge del Governo Meloni, la prima al mondo a imporre il divieto di produzione e ricerca sull’agricoltura cellulare.

Il Capo dello stato ha promulgato il provvedimento con alcuni giorni di ritardo, in attesa che il Governo inviasse alla Commissione europea il testo del provvedimento, in quanto la materia ha un impatto sul mercato europeo. L’invio è avvenuto oggi, 1° dicembre. «Il Governo ha trasmesso il provvedimento accompagnandolo con una lettera con cui si è data notizia dell’avvenuta notifica del disegno di legge alla Commissione europea e con l’impegno a conformarsi a eventuali osservazioni che dovessero essere formulate dalla Commissione nell’ambito della procedura di notifica», si legge in una nota del Quirinale.

Carne coltivata, la verifica europea

La legge dovrà essere quindi sottoposta alla cosiddetta procedura “Tris”, con cui solitamente sia la Commissione sia gli altri Paesi membri valutano le leggi che impattano sul mercato unico europeo. La legge quindi potrebbe trovare uno stop, oppure delle pesanti modifiche rispetto alla versione approvata dal nostro parlamento. All’inizio di ottobre il ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida ha chiesto di ritirare il testo dal Tris, promettendo che lo avrebbero rimandato dopo il via libera definitivo del Parlamento.

Molti parlamentari, tra cui la senatrice a vita Elena Cattaneo e il deputato di +Europa Riccardo Magi (che insieme al resto delle opposizioni hanno cercato di fermare la legge), si sono espressi molto duramente nei confronti del divieto, considerato un freno per la ricerca scientifica italiana. Ma soprattutto il governo Meloni ha deciso di vietare qualcosa che l’Europa non ha ancora neanche autorizzato: ad oggi infatti nessuno può produrre o vendere carne coltivata nell’Unione europea. Se dovesse essere invece autorizzata, l’Italia rischia di incappare nella procedura d’infrazione. In quest’ultimo caso, ci vorrà del tempo per fermare la legge, ma qualcosa può ancora succedere.

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