Ssono tante le novità sulla guida Pizzerie d’Italia 2024 di Gambero Rosso: oltre 100 i nuovi ingressi su 738 indirizzi recensiti, che testimoniano il formidabile dinamismo del settore. Soprattutto sul versante investimenti “importanti”: anni fa sarebbero stati pura utopia posti come Allegrìo di Roma e Confine di Milano (tra le novità che hanno guadagnato subito i Tre Spicchi, dato il cesello nella proposta e la bravura dei pizzaioli che ne sono responsabili); sarebbe stato utopia Vico, il nuovo locale romano che porta la firma del maestro napoletano Enzo Coccia, in un palazzo storico dei più belli del centro della Capitale (questo, invece, non lo trovate in guida, perché ha aperto i battenti mentre la pubblicazione andava in stampa). Sulla vetta della classifica, con 96 punti, i quattro grandi nomi che hanno rivoluzionato e dato forma contemporanea al mondo della pizza made in Italy: Renato Bosco, Francesco Martucci, Simone Padoan, Franco Pepe. Questi e tutti gli altri maestri pizzaioli premiati con Tre Spicchi o Tre Rotelle sono stati i protagonisti il 28 settembre dell’evento al Palacongressi Mostra d’Oltremare di Napoli.
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foto di Francesco Vignali
Alla premiazione è seguita la degustazione SPICCHI D’AUTORE in abbinamento alla Falanghina del Sannio Spumante, birra Krombacher e proposta cocktail con Bibite Sanpellegrino.
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foto di Francesco Vignali
Non mancano nuovi ingressi sul podio: il sistema di punteggio della guida Pizzerie d’Italia, che premia con Spicchi e Rotelle le migliori insegne al piatto e al taglio/da asporto, assegna a chi si aggiudica un punteggio numerico dai 90 in su i Tre Spicchi o le Tre Rotelle. Quest’anno ad ottenere l’agognato traguardo, tra le Tre Rotelle, sono Lievin (Castione della Presolana) e L’Orso in Teglia (Messina).
I nuovi Tre Spicchi, invece, sono: Fuori Tempo (Canale, CN), Anima Romita (Crema), Confine Pizza e Cantina (Milano), Modus (Milano), La Pizza by Romualdo Rizzuti (Firenze), Farina (Pesaro), Allegrìo (Roma), A Rota (Roma), San Martino Pizza e Bolle (Roma), 50 Kalò di Ciro Salvo (Roma), Diego Vitagliano Pizzeria (Roma), Pupillo Pura Pizza (Priverno, LT), Luppolo & Farina (Latiano, BR), Canneto Beach 2 (Margherita di Savoia, BT), Saccharum (Altavilla Milicia, PA).
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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