Non si può dire che la ristorazione del Regno Unito non abbia scontato gli effetti della pandemia. Come accaduto in buona parte dei Paesi d’Europa, anche il governo di Boris Johnson è stato costretto a imporre ripetuti lockdown, con conseguenti limitazioni all’attività degli esercizi pubblici. Tuttora, e almeno fino alla metà di febbraio, bar, ristoranti e pub del Paese sono chiusi al pubblico.
Questo non ha fermato gli ispettori della guida Michelin, che ha scelto di procedere con la pubblicazione dell’edizione 2021, come già avvenuto altrove, dall’Italia alla Francia, dove solo pochi giorni fa ha trionfato Alexandre Mazzia, col suo ristorante di Marsiglia. E pure la nuova edizione inglese non rinuncia a concedere il riconoscimento più ambito, persino raddoppiando i premiati rispetto a un 2020 che aveva visto Pierre Gagnaire – e il suo Sketch, a Londra – protagonista assoluto. L’Olimpo tristellato inglese, stavolta, si tinge di rosa: due sono le insegne che conquistano i tre macaron nonostante le difficoltà di un anno così complesso, entrambe guidate da donne. C’è Helene Darroze, particolarmente emozionata, con la tavola che porta il suo nome al The Connaught (l’hotel londinese che ospita anche il miglior cocktail bar del mondo, guidato da un team tutto italiano), da anni in attesa del terzo macaron, che arriva a seguito di un recente restyling del locale. Ma c’è soprattutto Clare Smyth, già premiata in passato con le tre stelle nel ruolo di executive chef per Gordon Ramsay, e per la prima volta in vetta alla scala dei meriti col suo ristorante di Notting Hill, Core, inaugurato appena tre anni fa (le prime due stelle erano arrivate insieme, nel 2019).
Non sfugge la volontà di rendere il giusto merito alle donne che svolgono ruoli di responsabilità nelle cucine che contano, proprio come accaduto in Francia qualche giorno fa, dopo anni di disinteresse per la quota rosa, che ancora rende evidente il dominio maschile nel gruppo dei tristellati di tutto il mondo. “Voglio dire a tutte le donne che lavorano in cucina di credere in se stesse, perché tutto può succedere”, ribadisce Helene Darroze.
Vince anche Londra, che non perde nessuno dei suoi tristellati (Sketch, Restaurant Gordon Ramsay, Alain Ducasse at the Dorchester), e ne aggiunge due. Sempre la capitale è palcoscenico per le new entry a due stelle, A. Wong – primo ristorante cinese in Inghilterra a conquistare due macaron – Da Terra e Story, ristorante di Tom Sellers a Bermondsey; mentre sette sono le tavole londinesi che ottengono il primo macaron, che spetta, tra gli altri, alla prima esperienza inglese di Daniel Humm (con Davies and Brook al Claridge’s) e a Casa Fofò, progetto di Adolfo De Cecco, giovane chef di talento passato anche nella cucina di Perbellini a Verona, e cresciuto alla guida del Pidgin di Hackney. Al contempo, Londra perde diverse stelle per cessata attività, da The Ledbury a The Greenhouse. In tutto sono diciassette le insegne premiate con la prima stella nell’edizione 2021 della Rossa dedicata a Gran Bretagna e Irlanda.
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Due stelle
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