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Gli olandesi di Fooditive lanciano il dolcificante fatto con gli scarti della frutta

Un dolcificante sano, praticamente privo di calorie, e anche sostenibile, ricavato dalla frutta rifiutata dai supermercati perché non esteticamente perfetta. Ecco il nuovo sostituto dello zucchero.

  • 24 Febbraio, 2020

Fooditive: il dolcificante sostenibile

Nasce dagli scarti di mele e pere quello che potrebbe diventare presto il dolcificante del futuro, prodotto pensato come sostituto dello zucchero, con un contenuto di calorie così basso da poter essere considerato nullo. A inventarlo, la società olandese Fooditive, fondata dallo scienziato alimentare Moayad Abushokhedim. È stato lui a creare il Fooditive Sweetener – presente sul mercato olandese dal 2018 – prodotto ricavato dal fruttosio presente negli avanzi di frutta di agricoltori locali. Le aziende di nicchia forniscono i loro scarti di produzione, tutti quei frutti rovinati, meno accattivanti, che vengono rifiutati dai supermercati.

Mele recuperate per produrre dolcificante Fooditive

Come nasce il dolcificante di Fooditive

Il dolcificante, quindi, non è solo meno dannoso per la salute, ma anche per l’ambiente, perché risultato di un processo di recupero significativo. I pochi rifiuti di produzione finale, inoltre, vengono trasformati in terriccio. L’estrazione del fruttosio avviene tramite un processo di fermentazione con lievito: una volta filtrato e concentrato, Fooditive Sweetener risulta privo di calorie, e viene proposto in diverse versioni: c’è quello in polvere, più adatto per la preparazione di marmellate e caramelle, la variante liquida ideale per le bevande, e lo sciroppo, perfetto per i prodotti di pasticceria.

Gli altri prodotti di Fooditive

Un’alternativa sostenibile al classico zucchero, il cui impatto ambientale è piuttosto elevato a causa della coltivazione intensiva di canna da zucchero e barbabietole. Una soluzione migliore anche rispetto agli altri sostituti presenti sul mercato, come il sucralosio o l’aspartame, che non vengono mai completamente rimossi dagli impianti di trattamento delle acque di scarico. Ma il dolcificante non è l’unica novità messa in campo dall’azienda: esistono anche un agente addensante ricavato dalla buccia di banana, un emulsionante che utilizza estratti di patate, e un conservante ottenuto dagli scarti della carota.

Cupcakes fatti con dolcificante Fooditive

Fooditive e la missione a impatto zero

Un progetto che si inserisce all’interno del piano di economia circolare di Fooditive, il cui obiettivo è quello di diventare un’azienda a impatto zero il 2030, con la complicità di Rotterdam Circulair, organizzazione dedicata alla riduzione e il riciclo dei rifiuti. “Vogliamo migliorare il mondo”, ha dichiarato Abushokhedim, “non inventando qualcosa di nuovo, piuttosto usando ciò che già abbiamo a disposizione”.

fooditive.nl/

a cura di Michela Becchi

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