È successo tutto durante l’estate, in vicolo del Malpasso. Un angolo del centro di Roma, tra il Tevere e il trafficato corso Vittorio Emanuele, che sembra quasi un borghetto sopravvissuto ai cambiamenti della città.
Anche di questo si prende cura Giulio Terrinoni: il dehors del suo ristorante, Per Me, ancora in questi ultimi giorni di un ottobre che regala temperature perfette per un pranzo all’aperto anima il vicolo e offre uno sguardo rilassato su Roma. E un paio di mesi il ristorante ha “conquistato” una vetrina in più: la chiusura del corniciaio adiacente alle due vetrine di Per Me ha liberato uno spazio strategico per pensare di rendere la sala più confortevole per i clienti. Così lo chef romano ha rilevato il locale, affidando il progetto di ristrutturazione allo studio Alvisi e Kirimoto, “due amici, ancor prima che grandi professionisti”.
Una scelta azzeccata, per un lavoro improntato alla continuità stilistica: “Il nuovo spazio sembra esserci da sempre. Non abbiamo aumentato il numero di coperti, ma solo ripensato la disposizione dei tavoli in sala. Anche quando tra qualche settimana dovremo rinunciare al dehors per la stagione invernale, riusciremo a mantenere la nostra capienza”.
Un bel risultato, considerando quanto sia propizio il periodo: proprio il gran numero di richieste, ci racconta Terrinoni in video, ha determinato la nascita di un nuovo progetto, Per me dove vuoi. “Si tratta di un servizio di banqueting, cene a domicilio in stile Per Me, che realizziamo su richiesta dei nostri clienti. Siamo partiti bene, e riusciamo a coordinarci con gli impegni del ristorante”.
Tornando al “nuovo” spazio, la curiosità in più è saltata fuori consultando planimetrie e documenti del locale che fino all’estate scorsa ha ospitato la bottega del corniciaio: “Abbiamo scoperto che un tempo, fino a un secolo fa, la spazio che ora abbiamo rimesso insieme ospitava un locale unico, una vineria, affacciata su strada con tre vetrine. E questo, oltre a essere una scoperta affascinante, ci ha permesso di ottenere i permessi per il cambio di destinazione d’uso con molta più facilità”. Decisamente un bel momento, per lo chef e la sua squadra. Lasciamo la parola a lui, che ci racconta anche i tre nuovi piatti più apprezzati dell’ultimo anno.
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