Salsicce e purè di patate sommerse da salsa gravy, un brodo denso e saporito: è stato questo il primo pasto postato da David Beckham sui social durante il lockdown, a dimostrazione del suo amore per la tradizione. Una passione confermata ancora oggi, con una nuova storia sul profilo Instagram che ritrae una delle più classiche pietanze del Regno Unito, forse meno conosciuta: il prosciutto.
Non uno qualsiasi, ma quello cotto tutto intero glassato con miele e condito con spezie, tagliato poi in fette spesse e grigliato. Gli inglesi lo chiamano gammon, ma attenzione a usare questo termine nel giusto contesto: da qualche anno è diventato un insulto per tutti quegli inglesi che hanno votato a favore della Brexit (i cosiddetti Brexiteer), nazionalisti, bianchi e dalla pelle rosea; un’offesa discriminatoria che nel 2018 ha fatto slittare il termine ai primi posti in classifica tra le parole più usate, fino a essere condannato perché irrispettoso nei confronti di idee politiche diverse.
Al pub, però, il gammon è semplicemente del buon prosciutto grigliato. Una vera delizia, da accompagnare a uova al tegamino, piselli e patatine fritte. Il calciatore – ora anche protagonista insieme alla moglie Victoria di un documentario su Netflix – ha voluto esagerare, e ha aggiunto anche i classici baked beans, i fagioli in salsa venduti in lattina che stanno spopolando un po’ ovunque, e una fetta di ananas grigliata, contorno che nell’ultimo decennio ha cominciato a farsi strada anche nei locali.
A vederlo sembra un ammasso confuso di ingredienti, e in effetti è così, ma ogni prodotto qui ha un senso, perlomeno per gli inglesi che con questi gusti sapori sono cresciuti fin da bambini. Piatto da preparare al volo una volta rientrati a casa (il prosciutto cotto glassato si trova anche al supermercato), ma soprattutto da ordinare nei pub per una cena tipicamente britannica, il gammon con uova e patatine è una di quelle preparazioni di cui non ci si stanca mai, a qualunque età.
Le critiche, comunque, non sono mancate: Beckham doveva avere veramente fame, perché ha aggiunto anche un po’ di coleslaw, un’insalata di cavolo cappuccio, carote e cipollotti tagliati sottili conditi con una salsa di yogurt e senape, abbinamento un po’ insolito e di certo non tradizionale. A ispirarlo, comunque, è stata la mamma, a cui ha dedicato la didascalia di accompagnamento alla foto: «Non buono come il tuo, mamma, ma non male».
Niente da fare, anche tra le persone più ricche e famose i sapori casalinghi hanno comunque la meglio. E così anche quelli italiani: per dessert, il campione si è concesso una bella fetta di Viennetta, spiegando ai suoi fan che da ragazzo il gelato non gli era quasi mai concesso.
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
No results available
ResetNo results available
Reset